Per rendere omaggio a Santa Rita da Cascia anche in ambito culinario c’è un dolce che racchiude in sé i principali simboli che le vengono associati. Ecco la ricetta con cui prepararlo.

Il culto a Santa Rita da Cascia è sempre molto vivo e forte. Lei è considerata la santa dei casi impossibili, a cui ci si rivolge quando le vicende sembrano senza via d’uscita. Questo modello di moglie e madre cristiana, ma anche di monaca agostiniana, ci ha insegnato a sperare contro ogni speranza e ci sono dei particolari elementi a cui è tradizionalmente associata.
Legati a dei miracoli e prodigi di cui è stata protagonista esistono alcune cose che le sono attribuite come simboli. Utilizzandoli, la tradizione ha elaborato uno specifico dolce, realizzato appositamente per renderle omaggio, tutto l’anno, ma in particolare in occasione della sua memoria liturgica, oggi 22 maggio.
Il dolce per Santa Rita da Cascia con il suoi simboli
Il primo elemento che comunemente viene associato a questa santa umbra tanto venerata sono le rose. L’arte la raffigura con delle bellissime rose attorno e non è un caso. Oltre a questi bellissimi fiori ci sono le api e da esse un ingrediente, il miele, derivato naturale e benefico di questi piccoli animaletti. Alle rose e al miele si uniscono anche i fichi, ulteriore alimento associato alla santa operatrice di pace, colei che è riuscita nell’obiettivo, arduo e quasi impossibile di portare la pace tra le famiglie di Cascia in conflitto.

Questi tre elementi costituiscono gli ingredienti di delizioso dolce. Si tratta della crostata di fichi e miele all’acqua di rose, in una ricetta abbastanza semplice, ma tanto interessante sia per quello che vuol rappresentare sia per la bontà del gusto. Il dolce riprende questi elementi a cui sono associati alcuni dei tanti prodigi che si sono verificati attorno alla figura di santa Rita.
Partendo dal miele, prodotto delle api, si narra che quando era appena nata, la piccola Rita fu messa con la sua culla in giardino. Là uno sciame di api iniziò a ronzarle attorno senza però pungerla. È il cosiddetto “miracolo delle api”. Secondo un altro racconto in quel periodo un contadino, che si era ferito alla mano con la falce passò per caso davanti alla culla in cui dormiva questa santa bambina.
Vedendo che le api le giravano attorno in un istintivo gesto di protezione le scansò con la mano ferita che immediatamente fu risanata. Il prodigio dei fichi e delle rose invece avvenne quando santa Rita era anziana e malata.
Nel monastero agostiniano in cui visse diventando monaca dopo la sua vedovanza e la perdita dei figli, un giorno andò a trovarla una parente. Era pieno inverno e fuori c’era la neve, ma Rita chiese che si andasse a prenderle una rosa e due fichi. La vollero accontentare certi che fosse impossibile trovarli, ma con immenso stupore effettivamente in giardino si trovò una bellissima rosa e due fichi maturi.
La ricetta della crostata di fichi e miele all’acqua di rose
Per aromatizzare questo dolce che è formato da una basilare crostata di pasta frolla si usa l’acqua di rose alimentare, un preparato alcolico che dona un aroma intenso e si sposa meravigliosamente con gli altri ingredienti. Data la difficoltà di reperire fichi freschi in questo periodo dell’anno si può optare per l’utilizzo di quelli secchi. Le dosi di questa ricetta sono per uno stampo delle dimensioni di 20 cm di diametro.

Ingredienti
Per la pasta frolla
- 330 g di farina 00
- 1 uovo + 2 tuorli
- 100 g di zucchero semolato
- 150 g di burro a temperatura ambiente
- 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
- Scorza grattugiata di 1 limone
- 1 pizzico di sale
Per la farcitura
- 200 g di confettura di fichi
- 10 fichi maturi freschi o fichi secchi
- 50 g di mandorle pelate
- 1 limone
- Acqua di rose q.b.
Preparazione
- Il primo step consiste nel realizzare la pasta frolla.
- Per prima cosa bisogna lavorare il burro morbido con lo zucchero.
- Poi, si unisce la scorza grattugiata del limone e il pizzico di sale.
- Subito dopo è la volta di aggiungere sia l’uovo che i tuorli, ma uno per volta.
- Mescolare per amalgamare perfettamente il tutto.
- Si passa a versare la farina setacciata insieme al lievito e si procede ad impastare. Bisogna ottenere un panetto compatto, elastico e al tempo stesso molto liscio.
- Lo si avvolge nella pellicola per alimenti e si pone in frigorifero per un riposo di mezz’ora.
- Trascorso questo tempo si procede a stendere la frolla con il mattarello e ad adagiarla in uno stampo per crostate delle dimensioni indicate, meglio se estraibile. Dev’essere imburrato e infarinato.
- Quindi, spalmare la confettura uniformemente.
- Si continua adagiando i fichi, con la parte rossa rivolta verso l’alto, dopo averli tagliati a metà. Nel caso in cui si utilizzano i fichi secchi si deve sempre tagliarli a spicchi.
- Versare una manciata di mandorle tritate e poi irrorare con un poì di acqua di rose per dare un tocco aromatico speciale.
- Non resta che passare alla cottura in forno preriscaldato statico a 200° per 40 minuti circa.
- Nel frattempo realizzare la salsa al miele di accompagnamento. Lavare ed asciugare il limone, e spremerlo dopo averne ricavato la scorza.
- In un pentolino versare il miele e il succo di limone, poi cuocere sempre mescolando a fiamma bassa per un paio di minuti.
- Questa salsa accompagnerà la crostata, quando, una volta pronta, dopo averla fatta raffreddare a temperatura ambiente si potrà finalmente gustare.