Il caffè spirituale, una pausa con la Parola – sabato 18 dicembre 2021

La Parola estratta oggi “a caso” è un’invito a meditare su come ci rapportiamo con l’altro quando in qualche modo ci ferisce e nel nostro cuore nascono di conseguenza dei sentimenti negativi.

Il caffè richiama un’abitudine quotidiana che ci accomuna un pò tutti, una buona tazzina calda col suo buon aromatizzata, ci dà quell’input per iniziare meglio un nuovo giorno.

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È per tantissimi di noi, tra cui la sottoscritta, è un’abitudine irrinunciabile a casa o al bar in compagnia, e anche occasione per incontrare amici, conoscenti, colleghi.
Esattamente quello che dovrebbe essere la Parola di Dio per noi, un appuntamento a cui non possiamo rinunciare, per scoprire in essa l’opportunità per un incontro davvero imperdibile col Signore.

La Parola guida le nostre giornate

Ogni giorno, dopo aver pregato, perché non è un gioco né tanto meno un atto scaramantico, leggiamo una Parola aperta “a caso”, ma sappiamo che nelle cose di Dio, il caso non esiste, e che ogni sua Parola ci parla e vuol dire qualcosa proprio a noi, adesso.

La sua Parola è luce ai nostri passi, spesso ripeto queste parole di San Paolo nella Lettera agli Ebrei cap 4,12, perché mi piace tantissimo: 

“Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore”.

La Parola da meditare oggi sabato 18 dicembre 2021

Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d’un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore. Levitico 19:17-18

La Parola estratta oggi “a caso” ci indica come rapportarci al nostro fratello. Se per esempio col suo modo di agire ci ha ferito, non permettiamo alla rabbia, al rancore, allo spirito di vendetta, prendere il sopravvento nel nostro cuore. Se ha commesso un peccato non temiamo di parlargli nella verità e soprattutto con amore come suggerisce papa Francesco, che paragona appunto la correzione fraterna senza carità, a un’operazione sull’altro, fatta senza anestesia.
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