Se facessimo un rapido resoconto delle morti indotte dai regimi politici, che hanno abusato del loro potere per tentare di sottomettere il popolo, avremmo, purtroppo, una visione molto drammatica della storia dell’umanità, solo considerando gli ultimi decenni.
Quella strage si chiama Holodomor, ma quasi nessuno ne ha sentito parlare.
Di tutte queste morti, dell’Holodomor, fu responsabile un regime che cercava di abbattere la resistenza dei contadini, da cui pretendeva la de-privatizzazione delle terre, con l’obiettivo di creare la collettivizzazione, anche forzata, ed eliminare la proprietà privata, secondo quelli che erano i dettami di base del comunismo.
La situazione denunciata e ricordata da Papa Francesco non viene ancora riconosciuta dalla comunità internazionale; a distanza di quasi un secolo, non si è mai tentato di fare davvero chiarezza sugli avvenimenti; si è cercato, anzi, più volte di minimizzare la drammaticità di quella strage e di imputare le cause di quelle morti ad altri fattori.
Al comunismo, poi, si dovrebbero attribuire molte altre morti, in altrettanti Paesi, nel corso del XX secolo: 65 milioni nella Repubblica Popolare Cinese, 1 milione in Vietnam, 2 milioni in Corea del Nord, 2 milioni in Cambogia, 1 milione nei Paesi comunisti dell’Europa dell’Est,1,7 milioni in Africa, 1,5 milioni in Afghanistan, 150.000 in America Latina e non finisce qui, per chi volesse fare un’indagine più attenta.
E non bisogna dimenticare, come più volte ha rimarcato Papa Francesco, il genocidio della Turchia ottomana perpetuato contro i cristiani armeni, nel 1915. Antonella Sanicanti