Gruppo di immigrati aggredisce poliziotto sul regionale Milano-Lecco

Gruppo di immigrati aggredisce poliziotto sul regionale Milano-LeccoAltro episodio di violenza a bordo di un treno regionale lombardo: il controllore ed un poliziotto sono stati brutalmente aggrediti da un gruppo di immigrati senza biglietto. Lo spiacevole accaduto si è verificato sul treno regionale che da Porta Garibaldi (Milano) porta a Lecco. Durante il tragitto il controllore ha cominciato a verificare che tutti i passeggeri fossero muniti dell’apposito biglietto e giunto in prossimità di un gruppo di nigeriani ha scoperto che questi ne erano sforniti.

Il controllore, nello svolgere il suo compito, ha chiesto al primo di questi che era senza biglietto le generalità, ma questo si è alterato ed un suo amico ha cominciato ad insultare il funzionario. A questo punto è intervenuto un agente in borghese che si trovava sul vagone allo scopo di tranquillizzare i contendenti. Il suo intervento, al contrario, ha generato una rissa all’interno del treno: al primo gruppo di nigeriani se n’è unito un secondo e tutti insieme hanno prima immobilizzato e quindi cominciato a colpire sia il controllore che il poliziotto. All’arrivo nella stazione di Lecco, gli aggressori si sono dati alla fuga.

Aggressione sul treno regionale: denunciati ed arrestati gli aggressori

La fuga del gruppetto ha avuto vita breve, il controllore ed il poliziotto hanno immediatamente denunciato l’accaduto ed i fuggitivi sono stati fermati dai carabinieri a bordo di un altro treno. Grazie alla testimonianza delle due vittime, due dei nigeriani sono stati arrestati. In seguito alla diffusione della notizia, il deputato leghista Paolo Grimoldi ha dichiarato: “La Regione Lombardia, a sue spese, sta pagando un servizio di vigilanza privata sui treni lombardi e nelle stazioni ma è evidente che serve di più, servono i militari dell’esercito, sui vagoni e nelle stazioni, per controllare quanto avviene a bordo ma anche chi sale e chi scende”, quindi ha espresso la sua solidarietà al poliziotto coinvolto nella vicenda.

Luca Scapatello

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