La Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ha il suo inno. Il video del canto è stato presentato in anteprima mondiale sul sito del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
È un primo segnale di avvicinamento all’evento portoghese, proprio a due anni esatti dalla chiusura della precedente GMG a Panama.
L’attesa per Lisbona 2023 si annuncia spasmodica, tenuto conto che, inizialmente, la GMG avrebbe dovuto tenersi nell’estate 2022. Il rinvio è stato disposto, per ragioni precauzionali, a seguito della pandemia. Mai era intercorso un tempo così lungo tra una GMG e l’altra.
“Nel cantare questo inno, i giovani di tutto il mondo sono invitati a identificarsi con Maria, disponendosi al servizio, alla missione e alla trasformazione del mondo”, spiegano gli organizzatori di Lisbona 2023 nel comunicato ufficiale.
L’inno, intitolato Há Pressa no Ar (C’è fretta nell’aria), è ispirato al tema della prossima GMG: Maria si alzò e andò in fretta (Lc 1,39). Il testo è stato scritto da padre João Paulo Vaz, mentre la musica è composta da Pedro Ferreira, insegnante e musicista. Entrambi gli autori sono della diocesi di Coimbra, nel centro del Portogallo. Gli arrangiamenti sono a cura del musicista Carlos Garcia.
“Il tema (…) mi ha fatto rivedere il mio rapporto con mia Madre e così il processo creativo delle parole si è trasformato in un tempo di preghiera molto profondo per me”, spiega don João Paulo Vaz. La melodia è nata prima del testo, composta “in una piccola stanza, al piano, da solo – racconta Pedro Ferreira – e pensata per riunire una comunità”.
L’inno, selezionato attraverso un concorso nazionale tra più di cento proposte, è stato pubblicato sui canali ufficiali della GMG Lisbona 2023 in due versioni linguistiche: portoghese e internazionale. La sua presentazione nell’anniversario della precedente GMG ci ricorda anche che questi incontri sono come una staffetta che continua negli anni e porta buoni frutti sia ai partecipanti che alla Chiesa locale che li accoglie.
E proprio sui frutti che una GMG può produrre nella vita dei giovani e della Chiesa, Victor Chang, segretario esecutivo del Comitato Organizzatore della GMG di Panama 2019, ha commentato: “Ci sono stati molti cambiamenti dopo la GMG 2019, ma il più importante è il maggior protagonismo dei giovani nella nostra Chiesa e in diversi ambiti. I giovani sono passati dall’essere destinatari all’essere azione. (…) Anche noi, che lavoriamo con loro e per loro, siamo consapevoli del loro ruolo e del loro potenziale, pronti a dargli il loro spazio e ad accompagnarli in questo viaggio. Questo è un cambiamento paradigmatico”.
Sul proprio sito istituzionale, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita accoglie la presentazione dell’inno come “un invito gioioso ai giovani di tutto il mondo a proseguire questo pellegrinaggio della fede attraverso le GMG e a pregare insieme in attesa del prossimo incontro con il Santo Padre”. L’inno di Lisbona 2023, infatti, non sarà solo “uno strumento di promozione dell’evento, ma soprattutto una preghiera che, tradotta in diverse lingue, risuona nelle realtà locali della Chiesa”. [L.M.]
Luca Marcolivio
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