Giulia Michelini: Volevo abortire qualcuno mi ha fermata

Giulia Michelini interpreta  Rosy Abate; parliamo di una delle più noti interpreti italiane, e del suo più recente personaggio interpretato in Tv.
La giovane attrice è anche una mamma e, come aveva raccontato tempo fa, “Un bambino mi ha salvato”, parlando del figlio, Giulio Cosimo.
Scoprì di essere incinta quando aveva solo 19 anni e, come molte ragazzine della sua età, purtroppo, pensò di abortire, in un primo momento.
Anche i genitori le consigliarono una tale scelta “perché un figlio alla tua età ti rovina la vita”.

Così Giulia, lasciandosi influenzare dalle persone a lei più care e vicine, decise di rivolgersi ad un dottore per interrompere la gravidanza: “All’appuntamento sono andata da sola. È stata chiamata una ragazza, poi un’altra, non so neanche io che cosa mi ha portato ad alzarmi; so solo che a un certo punto sono andata via”.
Qualcosa dentro di lei le suggerì di uscire, letteralmente, da quella situazione. Lei trovò il coraggio di reagire e cambiare per sempre le sorti sue e del bambino che le stava crescendo nel grembo:
“Ero nel panico totale. Una volta uscita, sono entrata in una cabina telefonica per chiamare mia madre. Sull’apparecchio c’era un elastichetto da bambina, non ricordo se con due cubetti o due ciliegine. Lo so, è stupido, ma vedendolo mi sono detta: va bene così, sto facendo la cosa giusta.”.

Sapeva, tra l’altro, che non avrebbe potuto contare a lungo sulla storia che, all’epoca, aveva con il padre del bambino, ma questo non le fece affatto cambiare idea.
“Non credevo molto nel rapporto con il padre; anzi, a dirla tutta, sapevo che sarebbe finita e che sarei rimasta sola con mio figlio, ma è come se questa cosa mi avesse dato una spinta in più.”.
Giulia si trovava improvvisamente a decidere di crescere e ad accettare le prime responsabilità da donna e giovane madre, ma ciò le dava forza, anziché atterrirla: “Sentivo che questa decisione dava una definizione ai miei contorni, mi consentiva di vedermi, di esserci. In quel momento forse avevo bisogno di sentirmi viva. A quell’età non desideravo un figlio, volevo indipendenza, sentirmi libera di andare come un treno, ma questo bambino, dandomi un peso specifico, credo che mi abbia salvato la vita. Ha allontanato la mia parte autolesionista, senza di lui è probabile che mi sarei persa.”.
La storia di Giulia potrebbe essere quella di molte altre ragazzine e la sua testimonianza potrebbe dare la forza ad altrettante neo mamme, perché si lascino andare nel vortice impetuoso e appagante della maternità, senza troppi ripensamenti, pur sapendo di dover affrontare una situazione non del tutto facilitata.
Per l’attrice, la prima cosa da affrontare fu il confronto coi genitori, che non avevano preso bene il suo cambiamento di rotta: “(…) all’epoca mi è pesato andare contro la famiglia. È stata la prima grande decisione della mia vita. Sono andata via di casa e per sei mesi non ci siamo parlati. Poi, quando ha iniziato a spuntarmi la pancia, si sono riavvicinati. (…) Oggi mio figlio è la luce dei loro occhi, non so come farebbero se non ci fosse; e non so come farei io senza di loro, perché mi hanno aiutata tantissimo: quando lavoro, Cosimo sta con i miei genitori.”.
Giulia -ne ha la riprova ogni giorno- ha preso la decisione giusta: ha scelto la vita e la maternità.

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