Giulia Gabrieli contagia tutti con il suo sorriso anche dal cielo

Giulia Gabrieli

Nell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo è stata istituita da 6 anni la scuola estiva per ragazzi malati di cancro in ricordo di Giulia Gabrieli.

Aveva appena 14 anni Giulia Gabrieli quando ha perso la sua lotta contro il cancro ed il suo sorriso ha smesso di allietare le giornate di chiunque la conoscesse. Si era ammalata giovanissima, in un primo momento aveva odiato con tutta se stessa il destino, Dio e la vita per avere scelto lei per una fine così tragica e prematura, con il passare del tempo aveva accettato la sua condizione ed aveva fatto pace con Dio. Durante la sua degenza ospedaliera, Giulia era riuscita a fare amicizia con gli altri pazienti, con gli infermieri ed i medici che le prestavano aiuto. Il reparto di oncologia pediatrica era diventata una seconda casa e proprio in quella seconda casa aveva scoperto il piacere, l’utilità ed il senso dello studio. Questa adolescente carica di energia e positività aveva espresso due sogni: il primo che si potesse creare una scuola estiva all’interno dell’ospedale in cui i pazienti potevano apprendere ed il secondo quello di scrivere un libro di suo pugno.

L’associazione ‘conGiulia’ e l’ospedale Giovanni XXIII hanno realizzato il sogno di Giulia Gabrieli

L’esempio positivo donato da Giulia Gabrieli a tutti quelli che l’hanno conosciuta è servito da ispirazione. Dopo la sua morte, l’associazione creata da parenti e amici ‘conGiulia‘ è riuscita a trovare un accordo con i medici dell’ospedale Giovanni XXIII per realizzare uno dei desideri della ragazza: creare una scuola estiva all’interno dell’ospedale. Grazie a lei da sei anni i ragazzi che si trovano in cura presso l’ospedale orobico possono usufruire di corsi per l’istruzione e al contempo trovare un modo per occupare il tempo e ritrovare il sorriso.

Sotto, in breve, le radici che hanno portato alla genesi della scuola riportate dall’associazione ‘conGiulia’:

” Ora, nonostante mille difficoltà, riesco comunque a studiare grazie alla scuola in pigiama che ho qui in ospedale. Studio e imparo. Sogno di scrivere un libro perché vado anche volentieri in ospedale, adesso. Lì mi sono creata una nuova famiglia allargata alla decima potenza.” Questa scuola particolare è speciale, lo è perché è composta da persone speciali, da insegnanti speciali, da dottori speciali, da infermiere e genitori speciali, ma soprattutto questa scuola vive di bambini speciali, di ragazzi e giovani davvero speciali. E così a Giulia era venuta l’idea che questa scuola speciale potesse continuare anche durante i mesi estivi. E così è stato, grazie al sostegno e alla collaborazione di tanti”.

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Luca Scapatello

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