Giuda è stato perdonato da Gesù? Ecco la risposta di padre Angelo

Giuda ha chiesto perdono a Gesù prima di morire e d è stato perdonato?

Sappiamo che prima di morire Gesù Cristo ha pregato per le anime di coloro che lo avevano condannato a morte perdonandole per i loro peccati, ma questo perdono vale anche per Giuda? Questo il dubbio che un fedele pone a padre Angelo nel forum di ‘Amici Dominicani‘. La domanda di Alessandro è articolata e ben ponderata, vediamola nel dettaglio: “Come ben sappiamo Giuda alle parole del Maestro “È con questo bacio che tu tradisci il Figlio dell’Uomo” e “Sarebbe stato meglio per quest’uomo che non fosse mai nato” e dopo aver saputo della condanna di Gesù decide di togliersi la vita: visto che il destino di Gesù era quello di sacrificarsi per la salvezza dell’umanità è possibile che Giuda fosse dannato fin dall’inizio? Cioè, Dio ha amato l’uomo a tal punto da lasciargli la libertà di scegliere tra il bene e il male; Giuda ha commesso questo peccato di sua libera volontà consegnando Gesù nelle mani dei peccatori (nella Bibbia infatti è scritto che “Satana entrò in lui”) ma essendosi pentito amaramente di quello che ha fatto è come se avesse provato a chiedere con tutto il suo cuore il perdono, Gesù l’avrà perdonato visto che era tutto scritto?”.

La risposta di padre Angelo

In primo luogo il sacerdote chiarisce che sebbene il tradimento di Giuda abbia portato al sacrificio di Gesù, questo non era dannato dalla nascita, bensì è stato attirato nel peccato dal diavolo e non ha saputo resistere al richiamo della ricchezza. Per quanto riguarda il perdono, padre Angelo è sicuro nel dire che Gesù ha perdonato anche lui. Sulla dannazione eterna di Giuda, invece, mostra qualche perplessità poiché in nessuno scritto viene esplicitamente asserito che questo sia finito all’inferno: “Il Vangelo non dice esplicitamente che Giuda sia andato all’inferno. Ma vi sono espressioni molto forti che lo lasciano intendere, come ad esempio quella che ha citato tu: ‘Sarebbe stato meglio per quest’uomo che non fosse mai nato’. Ma c’è anche un’altra allusione alla perdizione e di Giuda: ‘Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte’ (Gv 12,30). Non si tratta solo di un riferimento cronologico”.

Sebbene, dunque, non vi sia una precisazione in tal senso ci sono elementi nella narrazione che mostrano come il cuore di Giuda fosse ormai ottenebrato e la sua anima perduta: “Nel cuore di Giuda erano scese le tenebre della notte. Erano scese quelle tenebre di cui parla il Signore quando dice di colui che aveva osato entrare nella sala senza veste nuziale: ‘Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti’ (Mt 22,13). Le tenebre con pianto e stridore di denti sono un chiaro riferimento all’inferno”.

 

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