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Giubileo dei ragazzi: in 70 mila a Roma, videomessaggio del Papa

Al via oggi il Giubileo dei ragazzi e delle ragazze sul tema “Crescere misericordiosi come il Padre”. Sono presenti a Roma decine di migliaia di adolescenti provenienti da tutte le diocesi italiane e dal mondo. Il colonnato di San Pietro, a partire dalle 11.00, diventerà un grande “confessionale”. In serata ci sarà la grande festa allo Stadio Olimpico con un videomessaggio del Papa. Domani mattina i ragazzi torneranno in Piazza San Pietro per la Messa presieduta da Papa Francesco. Hanno intanto superato quota 5 milioni i pellegrini giunti a Roma per il Giubileo della Misericordia. Ma  ascoltiamo don Calogero Manganello, vice-responsabile nazionale della Pastorale Giovanile, al microfono di Laura De Luca:

R. – Aspettiamo circa 70 mila ragazzi da tutta Italia, soprattutto, ma anche rappresentanze da alcune nazioni europee: l’Inghilterra, la Spagna, il Portogallo e la Francia. Questo evento è stato per noi faticoso, ma un evento di grazia. Quando il Papa ha comunicato la notizia di voler fare un Giubileo qui a Roma, quindi un raduno dedicato a questa fascia di età, per noi è stato un motivo di gioia. Come Pastorale giovanile nazionale, infatti, è da tempo che insistiamo sull’accompagnamento degli adolescenti, quindi la fascia di età che va dai 13 ai 16 anni. Una fascia molto delicata, perché è il momento in cui questi ragazzi si preparano a delle scelte particolari nella vita e che forse riceve poca attenzione nella nostra Pastorale. L’invito del Papa allora diventa un monito, affinché la nostra Pastorale sia attenta a questi ragazzi.

D. – Quali problemi voi pastori riscontrate quotidianamente in questa fascia di età?

R. – Da un lato, i ragazzi si ritrovano nella fascia di età in cui dovrebbero cominciare a fare delle scelte, in cui il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore diventa già un momento, una scelta critica. Questi ragazzi, quindi, vanno accompagnati. Molto spesso ci accorgiamo che la società non facilita questi passaggi, anche perché non promette un futuro certo. Il nostro annuncio di pastori, quindi, dovrebbe essere quello di dare speranza a questi ragazzi e di accompagnarli per fare vedere più chiaramente quello che sarà della loro vita. E l’annuncio di Gesù Cristo deve andare di pari passo con l’accompagnamento nella crescita umana di questi ragazzi.

D. – Una parola come “misericordia” a questa fascia di età come suona?

R. – Da un lato, sicuramente, non è una parola semplice da comprendere per loro, perché faticano a guardare oltre il significato dei termini. Dall’altro, è proprio quello che vogliamo offrire in questo Giubileo: far scoprire ai ragazzi che la parola “misericordia” si concretizza nella testimonianza di persone, di uomini e di donne che ogni giorno spendono la propria vita non solo per il Vangelo, ma per la società. Nelle Tende della misericordia, che ci saranno in giro per le piazze di Roma, presenteremo questa misericordia fatta realtà.

D. – Cosa sono le Tende della misericordia? Sono dei punti di ascolto, di accoglienza, di incontro?

R. – Sì, questa è una trovata per far comprendere e per far vivere ai ragazzi le sette opere di misericordia. Abbiamo pensato a delle tende gonfiabili che si troveranno nelle principali piazze di Roma: attraverso un momento catechetico, un momento esperienziale ed uno di laboratorio i ragazzi potranno vivere le opere di misericordia e capire come renderle concrete nella propria vita. Tra l’altro, i testimoni che saranno presenti li inviteranno a fare la stessa esperienza nei luoghi dove loro operano.

D. – Quindi andranno in carcere, andranno a fare visita negli ospedali…

R. – Sì, in carcere, nelle mense della solidarietà, negli ospedali e così via.

D. – E riceveranno anche un qualcosa di concreto, degli oggetti, perché questa esperienza rimanga fisicamente con loro…

R. – Sì, soprattutto ci saranno due segni: la bandana con le opere di misericordia disegnate da un artista, che è Andrea Mastrovito, e – quello più importante, potremmo dire – la croce, che troveranno nel kit, ma che il Papa stesso benedirà la domenica, subito dopo la Messa, e che sarà il suo dono per i ragazzi che arriveranno al Giubileo.

fonte: radiovaticana

Emanuele

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