Giovanni Paolo II: negli Angeli si mostra la Provvidenza di Dio

Come Papa Giovanni Paolo II ha trasformato la nostra storia di fede? Ne troviamo traccia nei tanti scritti che ci ha lasciato. 

Giovanni Paolo II
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Il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, ha parlato al cuore di tutti: dei bambini, come degli anziani; della gente comune, come dei potenti della Terra, fino a raggiungere i posti più remoti e dimenticati del pianeta. Le sue parole, ancora oggi e speriamo per i secoli a venire, fanno eco, rimbalzando tra i popoli di ogni razza, per illuminare i pensieri ancora bui della nostra storia umana.

Non mancò mai di catechizzare su argomenti di interesse fondamentale per i cristiani. Così, all’udienza generale del 9 Luglio 1986, parlò dell’importanza delle creature divine. Esse sono state create da Dio e poste accanto agli uomini. Gli Angeli, infatti, altro scopo non hanno se non quello di rimanere al cospetto di Dio, operando per il mondo e per il nostro bene.

Giovanni Paolo II: udienza generale del 9 Luglio 1986

“Riconosciamo anzitutto che la Provvidenza, come amorevole Sapienza di Dio, si è manifestata proprio nel creare esseri puramente spirituali, per cui meglio si esprimesse la somiglianza di Dio in loro che di tanto superano tutto ciò che è creato nel mondo visibile insieme con l’uomo, anch’esso incancellabile immagine di Dio. Dio, che è Spirito assolutamente perfetto, si rispecchia soprattutto negli esseri spirituali che per natura, cioè a motivo della loro spiritualità, gli sono molto più vicini delle creature materiali, e che costituiscono quasi l'”ambiente” più vicino al Creatore.

La Sacra Scrittura offre una testimonianza abbastanza esplicita di questa massima vicinanza a Dio degli angeli, dei quali parla, con linguaggio figurato, come del “trono” di Dio, delle sue “schiere”, del suo “cielo”. Essa ha ispirato la poesia e l’arte dei secoli cristiani che ci presentano gli angeli come la “corte di Dio”.

Antonella Sanicanti

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