Il giorno della Commemorazione dei defunti è stato, anche, segnato, da un evento particolare, che si ricongiunge a San Giovanni Paolo II.
Il giovane Karol Wojtyla fu ordinato sacerdote il 1 novembre e celebrò la sua prima Messa proprio il 2 novembre.
Nella biografia di Giovanni Paolo II, c’è un particolare avvenimento che è da ricongiungersi con la solennità della Commemorazione dei Defunti. “La mia ordinazione ebbe luogo in un giorno insolito per tali celebrazioni: essa avvenne il primo novembre, solennità di Tutti i Santi, quando la liturgia della Chiesa è tutta rivolta a celebrare il mistero della comunione dei santi e s’appresta a fare memoria dei fedeli defunti” – raccontava il giovane Karol Wojtyla.
“Fui ordinato da solo, nella cappella privata degli Arcivescovi di Cracovia” – continua nel suo racconto. Racconto che, oggi, tutti possono leggere nel libro “Dono e mistero”, pubblicato per i 50 anni di ordinazione nel 1996.
Ciò che particolarmente colpisce è stato, in occasione di questi due giorni dell’anno (1 e 2 novembre) più volte, anche durante le sue omelie, ascoltare dalla viva voce di Giovanni Paolo II il racconto della sua ordinazione e della sua prima Messa: “Mi rivedo, così, in quella cappella durante il canto del Veni, Creator Spiritus e delle Litanie dei Santi, mentre, steso per terra in forma di croce, aspettavo il momento dell’imposizione delle mani. Un momento emozionante! […] La mia «prima» Messa ebbe, per così dire, un carattere triplo. Fu un’esperienza di singolare intensità”.
“Celebrai le tre Sante Messe nella cripta di San Leonardo. La cripta fa parte del complesso sotterraneo in cui sono poste le tombe reali. Scegliendola come luogo delle mie prime Messe volli esprimere un legame spirituale particolare con quanti riposano in quella cattedrale che, per la sua stessa storia, costituisce un monumento senza confronti” – spiegava Wojtyla.
Se da un lato, nel 1996, c’era stata la Messa per i suoi 50 anni di sacerdozio, ma questa volta da Papa, dall’altro lato il ricordo incancellabile della prima Messa quel 2 novembre: “Lì riposano tutti i re della mia nazione. E celebrare lì la mia prima Eucarestia, ha segnato ancora di più il legame con la Polonia e con l’Europa intera” – conclude.
Un ricordo particolare, che ha segnato la vita di un sacerdote, di un Papa, di un Santo.
Fonte: acistampa.com
ROSALIA GIGLIANO
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