Oggi, 21 Marzo, è una triste giornata; una di quelle date in cui bisogna stringersi e farsi forza, sperando in un futuro più sereno.
Oggi è la Giornata della Memoria e dell’Impegno, per le vittime innocenti delle mafie.
Ed è simbolico, forse, che sia stato scelto il giorno dell’equinozio di Primavera per questo evento, quando la natura cerca di risvegliarsi dal torpore e dal gelo dell’inverno, poiché, grazie all’iniziativa dell’Associazione Libera di Don Luigi Ciotti, da 23 anni a questa parte, si cerca di risvegliare anche l’opinione pubblica, le autorità preposte, il cuore arido e la mente degli assassini di tanti innocenti.
Le vittime dei malavitosi hanno lasciato un vuoto in quattromila posti, tra l’Italia, l’Europa e l’America Latina e oggi i loro 950 nomi saranno urlati al mondo.
Il centro di questa Giornata della Memoria sarà, quest’anno, la città di Foggia. E le testimonianze commosse e preoccupate non mancheranno di certo.
Ecco, ad esempio, le parole della figlia del funzionario pubblico Francesco Marcone, ucciso il 31 Marzo del 1995: “Foggia non è sotto i riflettori dei media, ma qui si uccide e l’ultima vittima è stata la sarta di Bitonto, colpita da un proiettile vagante” e, nell’arco dello scorso anno, si sono contate altre 17 persone, morte per mano della malavita.
A Foggia, si ritroveranno tutti in Piazza Cavour; li, in contemporanea con altri paesi d’Italia e d’Europa, verranno letti i nomi delle vittime. Altri centri di ritrovo saranno Cuneo, Napoli, Catania, Mantova, Pisa, Alghero, Bolzano, Campobasso, Padova, Gubbio, Pompei, Scafati e non solo.
In questa Giornata della Memoria, tutti noi ci uniamo in preghiera, per sostenere i parenti di coloro che non ci sono più e che non vanno assolutamente dimenticati.
Preghiamo la Vergine Santissima, gran Madre di Dio, perché interceda presso il Signore, affinché le vittime sopravvissute agli attentati e i famigliari degli scomparsi possano sopportare il dolore fisico o morale e affrontare con coraggio la vita di ogni giorno.
Preghiamo, perché i cittadini e le istituzioni, attraverso le loro rappresentanze, sappiano perseguire la strada della solidarietà e sappiano non dimenticare il sacrificio delle vittime del terrorismo.
Preghiamo, infine, per tutti coloro che operano per la salvaguardia degli altri, come le forze dell’ordine, le forze armate e la magistratura, poiché ciò sia loro di conforto, specie rispetto alle tante avversità, contro le quali operano quotidianamente.
Antonella Sanicanti
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