La Giornata Internazionale delle persone anziane quest’anno ha assunto un valore molto particolare alla luce della pandemia di Coronavirus.
A pagare il prezzo più alto della crisi sanitaria, infatti, sono stati i più anziani. La ricorrenza, che quest’anno ha compiuto trent’anni, è stata quindi un momento di grande intensità emotiva, e di grande importanza.
Le parole di Mattarella per la Giornata Internazionale degli anziani
Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella lo ha spiegato con un messaggio molto profondo, in cui ha spiegato che la pandemia ha “fin qui colpito in misura prevalente proprio gli anziani, spezzando vite e affetti, mettendo in evidenza la fragilità della loro salute, costringendoli in molti casi all’isolamento e, dunque, a un rischio di grave emarginazione e discriminazione”.
“Con sgomento, in questi mesi, siamo stati testimoni della sofferenza e della morte di tante persone anziane”, ha affermato Mattarella. Aggiungendo che “laddove la diffusione del virus è stata più ampia o dove le condizioni di indigenza erano più critiche, lo strazio è stato anche maggiore”.
La ricorrenza è stata istituita dall’Onu
Oggi, di fronte a un’età media della popolazione mondiale che cresce continuamente, insieme al migliorare delle condizioni di vita e delle tecnologie sanitarie, il tema degli anziani diventa sempre più importante.
La ricorrenza è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1990, richiamandosi alla Dichiarazione universale dei diritti umani, per porre all’attenzione degli Stati e delle pubbliche opinioni questo importante argomento. Per invitare, inoltre, i più giovani a prendersi cura dei più anziani.
L’importanza di pregare oggi per gli anziani
Anche Papa Francesco si è pronunciato in più occasioni sul tema. E in numerose occasioni ha invitato i più giovani a stare vicini ai loro “nonni”, esortando allo stesso tempo i secondi a “non tirare i remi in barca”. “I nonni sono la saggezza, la memoria di un popolo e devono trasmettere questa memoria ai nipotini. I giovani, i bambini devono parlare con i nonni per portare avanti la storia”, ha poi affermato il Pontefice nell’agosto 2018, in occasione del Discorso alle famiglie all’Incontro mondiale di Dublino.
Nel 2015 il Papa ha anche invitato i nonni a diventare “un po’ poeti della preghiera: prendiamo gusto a cercare parole nostre, riappropriamoci di quelle che ci insegna la Parola di Dio”. Spiegando che “è un grande dono per la Chiesa, la preghiera dei nonni e degli anziani!”. Mentre invece ancora indietro, nel 2013, ha invitato tutti a pregare per gli anziani.
“Preghiamo per i nostri nonni, le nostre nonne, che tante volte hanno avuto un ruolo eroico nella trasmissione della fede in tempo di persecuzione. Quando papà e mamma non c’erano a casa e anche avevano idee strane, che la politica del tempo insegnava, sono state le nonne che hanno trasmesso la fede”, annunciò il Papa durante un’omelia in Santa Marta, nel novembre di quell’anno.
Preghiera per gli anziani
Signore Nostro Gesù Cristo,
che ci hai donato la vita facendola risplendere del Tuo riflesso divino
Tu riservi un dono speciale agli anziani che beneficiano di una lunga vita.
Te li affidiamo per consacrarli a Te: rendili testimoni dei valori evangelici
e devoti custodi delle tradizioni cristiane. Proteggili e preserva il loro spirito
con il Tuo sguardo amorevole e la Tua misericordia.
Rendili certi della Tua fedeltà, messaggeri del Tuo amore,
umili apostoli del Tuo perdono, braccia accoglienti e generative
per i bambini e i giovani, che cercano nello sguardo dei nonni
una guida sicura nel pellegrinaggio verso la vita eterna.
Rendici capaci di donare loro l’amore,
la cura ed il rispetto che meritano nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità.
E concedi a ciascuno di noi la benedizione di una lunga vita
per poterci un giorno unire a Te, in Cielo,
Tu che vivi e regni nell’amore, nei secoli dei secoli.
Amen
Giovanni Bernardi