Quanti conoscono la potenza della benedizione? Il rischio che molti corrono è spesso di sottovalutarla. Gesù, però, ci è sempre venuto incontro e ha rivelato ad una mistica, Teresa, la potenza della benedizione stessa.
La benedizione, la forza della sua potenza: quella che in pochi conoscono. Molto spesso facciamo benedire oggetti sacri, immagini sacre…dai sacerdoti. Ma davvero comprendiamo la sua importanza? Ecco cosa lo stesso Gesù ha rivelato ad una mistica, Teresa Neumann, in una delle apparizioni avute dalla donna.
Liturgicamente, si tratta di rito con cui si benedicono cose o persone invocando nello stesso tempo su di esse la protezione o l’aiuto di Dio. Gesù ha voluto, però, a Teresa Neumann “spiegare” ancora meglio la bellezza della benedizione, ma soprattutto insegnarle a riceverla con fervore.
Sono in molti, però, a non conoscere questa mistica, quanto anche gli intensi dialoghi che ci sono stati fra lei e il Signore Gesù. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Teresa Neumann: ecco cosa le ha rivelato Gesù
Diverse sono state le rivelazioni che Gesù ha dato a questa mistica. Ciò che bisogna sapere, però, è partire da principio, ovvero conoscere nel dettaglio chi sia Teresa Neumann e, dall’altro lato, capire anche perché Gesù abbia deciso di rivelarsi proprio a lei. Una donna come tutte le altre, alla quale la chiesa, però, ha riconosciuto alcuni fenomeni di carattere sovrannaturale, e ciò le ha permesso di vedere aperto per lei anche il processo di beatificazione.
Si tratta di una veggente e mistica cattolica, nata in Germania nel 1898. Fra i fenomeni che le sono stati attribuiti, soprattutto di carattere soprannaturale, ci sono quello della bilocazione, l’essere guarita da paralisi e cecità in seguito a visioni mistiche; la conoscenza di lingue mai studiate (greco, latino, aramaico); la capacità di vivere senza alimentarsi, nutrendosi per 36 anni, solo ed esclusivamente della Santa Eucarestia.
Una donna che è stata dichiarata serva di Dio e per la quale è aperto il processo di beatificazione. Diverse sono state le apparizioni quanto anche i colloqui che lo stesso Gesù ha avuto con lei. Una donna che ha aperto il suo cuore all’ascolto delle parole che Gesù le ha voluto rivelare. C’è una cosa, in particolare, che il Signore ha voluto spiegare a Teresa, ovvero il valore quanto anche la potenza della benedizione, nello specifico quella di carattere sacerdotale.
Perché è tanto importante ricevere la benedizione?
“Cerca di capire che qualcosa di grande ha luogo quando ricevi la benedizione di un mio sacerdote. La benedizione è uno straripamento della mia divina santità. Tramite il potere di benedire, ho dato al sacerdote il potere di aprire il tesoro del mio cuore e di riversare una pioggia di grazie sulle anime. Quando il sacerdote benedice, sono io che benedico! La mia benedizione contiene tutto l’aiuto che è necessario all’umanità” – ha detto Gesù alla mistica.
Cosa ci dà, ancora di più, la benedizione? Gesù continua a spiegarlo a Teresa: “Per mezzo di essa ti è data la forza e il desiderio di cercare il bene, di fuggire il male, di godere della protezione dei miei figli contro il potere delle tenebre”. Ma c’è stato anche un momento dove lo stesso Gesù ha spiegato il perché il concetto, quanto il valore della benedizione non venga apprezzato.
“Ho dato alla mia benedizione poteri senza confini. Essa proviene dell’infinito Amore del mio Sacro Cuore. La benedizione è assai più grande di mille mondi. Io tengo spesso nascosti i risultati della mia benedizione in modo che siano conosciuti soltanto nell’eternità. Spesso sembra che le benedizioni non abbiano risultato. Invece, è meravigliosa la loro influenza!
Anche i risultati apparentemente infruttuosi sono una benedizione ottenuta attraverso la santa benedizione: questi sono i misteri della mia Provvidenza che non desidero manifestare. Le mie benedizioni producono molte volte effetti sconosciuti all’anima. Ricevi la santa benedizione perchè le sue grazie entrano soltanto nel cuore umile. Sii una figlia della benedizione, allora tu stessa sarai una benedizione per gli altri” – ha concluso Gesù.
