Dagli scritti di una Mistica
18 febbraio 1943 – giovedì- Chiesa di Fresne
«Ti aspettavo (mentre entravo in Chiesa). Mettiti, silenziosa, ai Miei piedi. Dico “silenziosa” perché ogni pensiero e ogni ricordo delle cose terrene si taccia.
“IO ti voglio tutta per Me. Lo vuoi anche tu?
“Ti ricordi di quel povero pazzo che ogni giorno andava sulla strada incontro a sua figlia, morta da un pezzo? IO aspetto i miei figli.
“Alcuni sono morti da tempo alla vita della Grazia…
“Prega perché Mi diano la gioia di credere finalmente alla Mia misericordiosa tenerezza.
“Altri vivono della vita del Padre, ma sono distratti dalle preoccupazioni e dall’ansia di guadagnare denaro.
“I Miei più intimi, quelli che Mi hanno capito meglio, quelli che sono divorati dallo zelo della Mia casa,
“questi sì, bevono alla sorgente di un’acqua che non si esaurisce mai.
“Non trovi che sono sempre nuove le parole dalla Mia Bocca al tuo orecchio? Non vi trovi una forza che ti stupisce?».
–
«IO ti aspettavo.”
“È forse la Bontà di un Salvatore morto nell’infamia che ha mai spaventato nessuno? Niente in te può rispondere alle Mie Grazie, se non la totalità di tutti i tuoi affetti. Pur povero che sia il tuo cuore, IO lo voglio intero! IO te l’ho detto: “Ho bisogno la tua vita.
“Oggi ti dico: “Ho bisogno del tuo cuore.
“Tu trovi strano che un Dio possa dire questa parola? Ma è così.
“Come spiegare il desiderio di un Dio?
“Ti spieghi tu la Follia della Croce? La Follia dell’Ostia? … Ricordati: Dio è Amore e Dio contiene, trattiene il suo Amore, a causa dei vostri fallaci giudizi.
“molti si erano allontanati da Me.
“IO scelgo le parole che tu puoi sentire; IO ho bisogno del tuo povero cuore.”