L’immensa potenza dell’adorazione eucaristica e i suoi effetti concreti nella vita di ciascuno: come stare alla presenza di Gesù trasforma e risana.

Tra le varie modalità di contemplazione certamente l’adorazione eucaristica occupa un ruolo di primo piano. La si può definire come un atto di preghiera in cui si sta semplicemente di fronte a Gesù, realmente vivo e presente nell’Ostia consacrata, e lo si adora.
Non serve niente di più che una disposizione d’animo aperta all’incontro con il Signore e tante grazie vengono riversate nel cuore e nella vita. Può essere silenziosa o meditata, con l’aiuto di brani biblici o riflessioni di Santi. Se la preghiera è stare con Dio, essere alla sua presenza di fronte a Gesù nascosto nel Santissimo Sacramento è pregare più profondamente, intensamente.
La potenza dell’adorazione eucarostica che traforma la vita
La potenza dell’adorazione eucaristica sta nella sua capacità di promuovere un’unione profonda e intima con Gesù vivo e lì realmente invisibilmente presente. E questo è la base della vita di fede, l’elemento più importante: il nutrimento nella relazione con il Signore.

Adorare l’Eucarestia, lasciare che lo Spirito Santo agisca in noi, opera una trasformazione interiore che purifica, fortifica, cambia nel profondo. L’adorazione è vista come una “fornace ardente” che purifica il cuore e trasforma, illuminando nella luce divina in un’adesione sempre più piena alla volontà di Dio.
Con l’espressione “adorazione come fornace ardente” si fa riferimento all’episodio dal Libro del profeta Daniele, al capitolo 3, in cui tre giovani, Anania, Azaria e Misael, che si erano rifiutati di adorare una statua eretta dal re Nabucodonosor furono gettati in una fornace, ma vennero miracolosamente protetti dalle fiamme per la loro fedeltà a Dio.
Gli effetti della preghiera davanti al Santissimo Sacramento
Per comprendere la potenza e gli effetti dell’adorazione eucaristica bisogna sperimentarla. Le parole non possono pienamente spiegare la grandezza dell’azione divina e quanto immensamente opera. Si può certamente capire che la preghiera davanti al Santissimo Sacramento offre conforto e sostegno e quindi risolleva quando si è nelle condizioni di sofferenza, è ristoro e cura, perchè Gesù guarisce le ferite interiori, dona la fortezza per affrontare ogni problema, anche ciò che sembra insormontabile. Con Lui tutto è possibile.
L’adorazione consiste essenzialmente nel porre lo sguardo e soprattutto il cuore su Gesù Eucarestia e la meditazione sul mistero della Passione, morte e Resurrezione del Signore consente e favorisce una disposizione d’animo di abbandono a Dio e al suo amore.
Lode, ringraziamento, supplica, si alternano davanti alla presenza reale di Cristo. Non è tanto ciò che si fa, i pensieri che si rivolgono, quanto il lasciarsi abitare dalla sua presenza. È Lui che opera, noi dobbiamo solo accogliere la sua azione in noi.
La Cristoterapia che guarisce
Gli effetti dell’adorazione eucaristica sono testimoniati anche in realtà in cui si pone come parte integrante del processo di recupero e guarigione interiore. Un esempio molto concreto è la Comunità Cenacolo, l’associazione fondata da Suor Elvira negli anni ’80 per accogliere giovani in condizioni di smarrimento e dipendenze di vario tipo.

Con la “Cristoterapia“, di cui l’adorazione eucaristica è un elemento centrale, avvengono trasformazioni e guarigioni che nessun altra terapia riesce a far accadere. Non si tratta di una tecnica psicoterapeutica, ma di lasciarsi trasformare dall’azione dello Spirito Santo.
È l’ incontro concreto con Cristo, che è medico dell’anima e del corpo, che trasforma e vivifica. Davanti a Lui si ritrova la vita, si riesce a superare ferite interiori anche profondissime, persino grandi disagi relazionali e dipendenze.
Il rapporto con Gesù attraverso l’adorazione eucaristica se non c’era prima si innesta, e poi si sviluppa, nutre la persona, illumina, purifica, cambia e si intensifica in un’unione che accende un “fuoco d’amore” che porta alla santità.