Fatima, 13 giugno 1917: da quella visione la missione di Lucia

Il 13 giugno 1917 la Madonna appare per la seconda volta ai tre pastorelli che si presentarono all’appuntamento alla Cova da Iria nei pressi di Fatima. 

Fatima e la rilevanza del messaggio della seconda apparizione - 13 giugno 1917

Nel corso dell’apparizione la Madonna si rivolge a Lucia, l’unica dei tre veggenti con cui parlava. E’ assai importante e non possiamo non cogliere la centralità del messaggio che emerge dal dialogo tra la Vergine e Lucia e che converge su due punti: la recita del Rosario e la devozione al Suo Cuore Immacolato con richiesta di riparazione.

Fatima: il Rosario

La richiesta di pregare il Rosario ogni giorno è una costante di tutte e sei le apparizioni della Madonna a Fatima. Non solo, ma quando il 13 ottobre 1917, la Madonna si presentò per l’ultima volta, rivelò come promesso a Lucia, chi fosse:

“(…) Io sono Nostra Signora del Rosario. Che si continui sempre a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati ritorneranno presto alle loro famiglie….”

La Madonna si presenta a Fatima con l’appellativo di Nostra Signora del Rosario, evidenziando così l’importanza di questa antica preghiera che non conosce tempo, e di cui non siamo ancora consapevoli dei benefici e di quanto efficace e potente sia.

La devozione al Cuore Immacolato e la riparazione

Un altro punto fondamentale del dialogo di quel 13 giugno 1917, tra la Madonna e Lucia, è la chiamata rivolta alla piccola veggente che allora aveva soli 12 anni. Dopo averle preannunciato che ben presto i suoi amati cugini, Giacinta e Francesco, sarebbero saliti in Cielo, le viene affidata una missione di grande rilevanza per il bene dell’umanità:

“(…) ma tu resterai qui ancora per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi praticherà questa devozione io prometto la Salvezza, queste anime saranno predilette da Dio, come fiori posti da Me per ornare il suo trono”

Dopo di che, la Madonna mostra a tutti e tre i piccoli veggenti il suo Cuore Immacolato circondato di spine che sembravano conficcate in esso. Una visione che rivela l’immensa sofferenza di Maria, Madre di tutti gli uomini, per i peccati che  i suoi figli commettono, allontanandosi di conseguenza dall’amore di Dio e auto condannandosi alla dannazione eterna. E chiede riparazione!

E’ il primo tassello di un compito che viene assegnato alla veggente Lucia, la quale riceverà poi nei mesi e negli anni a seguire ulteriori indicazioni, affinché possa portarlo a compimento secondo la Volontà di Dio.

La basilica di Fatima

Appello di suor Lucia di Fatima

Ce lo ha ricordato in modo chiaro e convinto la stessa veggente Lucia  –  divenuta poi monaca carmelitana – nel colloquio del 26 dicembre 1957 con padre Agostino Fuentes, postulatore delle cause di beatificazione di Giacinta e di Francesco, interlocutore, quindi, privilegiato, a cui Suor Lucia poteva aprire il suo animo con maggior confidenza e fiducia.

Suor Lucia riferisce:“La Madonna è molto scontenta perché non si è fatto caso al suo messaggio del 1917. Né i buoni, né i cattivi lo hanno tenuto in considerazione”. La Madonna ha detto espressamente: ‘Ci avviciniamo agli ultimi tempi’. Mi ha ripetuto che gli ultimi rimedi dati al mondo sono: la preghiera, il sacrificio, il Santo Rosario e la devozione al Suo Cuore Immacolato. Ultimi significa che non ce ne saranno altri.

Un’arma che può risolvere ogni problema

Mi ha detto – prosegue suor Lucia – che esauriti gli altri mezzi, disprezzati dagli uomini, ci dà con tremore, l’ultima ancora di salvezza che è la Santissima Vergine in persona, segni di lacrime, messaggi di diversi veggenti sparsi in tutte le parti del mondo. E se non ascoltiamo e offendiamo ancora, non saremo più perdonati. Padre è urgente che ci rendiamo conto della terribile realtà. Non vogliamo riempire le anime di paura, è solo un urgente richiamo alla realtà.

Suor Lucia dos Santos veggente di Fatima

Da quando la Santissima Vergine ha dato grande efficacia al Santo Rosario, non c’è problema materiale, né spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il Santo Rosario e con i nostri sacrifici. Recitarlo con amore e devozione sarà consolare Maria e tergere tante lacrime al suo Cuore Immacolato”.

Simona Amabene 

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