Eutanasia: Non può essere una soluzione, ricordiamo Charlie

L’argomento è molto discusso da diversi anni e soprattutto negli ultimi mesi, dopo il caso di Dj Fabo, recatosi in Svizzera pur di usufruire della buona morte, e del piccolo Charlie Gard a cui proprio avremmo voluto evitarla.

Per eutanasia si intendono tutti gli interventi medici, volti ad interrompere la sofferenza di una persona malata terminale, previo suo inequivocabile consenso”, “con il fine di riconoscere la piena libertà di autodeterminazione anche alla persona malata.” -dicono coloro che ne presentarono il disegno di legge in Parlamento. Ma troppi sono i dubbi, che fanno riflettere sulla moralità della decisione di interrompere una vita.

E cosa accadrebbe, poi, se una persona non fosse più in grado di dare o negare quel consenso? Sarebbe la legge a decidere per lui/lei, come nel caso di Charlie, o questa responsabilità ricadrebbe sui parenti?

Lungi dal trovare sane giustificazioni alla proposta di legge, che per noi cristiani rimane un’esecuzione vera e propria, che cerca autorizzazioni legali, ricordiamo che al momento -e speriamo per molto ancora- in Italia l’eutanasia è reato, secondo il Codice Penale, per l’articolo 579 (omicidio del consenziente) o per l’articolo 580 (istigazione al suicidio).

Senza nominare neppure le note associazioni che lavorano da tempo pro eutanasia, informiamo che, a Marzo del 2016, al Parlamento italiano è giunta la “Norma in materia di eutanasia”, la cui discussione dovrebbe avere compimento a breve. Per ciò che è trapelato, ben il 75% dei Parlamentari è contrario al progetto della buona morte.

D’altro canto, le associazioni Pro-Vita hanno subitaneamente avvertito sui rischi che tutti potremmo correre, qualora la legge passasse, di “eutanasia non consensuale di minori e di incapaci”, tanto per cominciare.

Purtroppo, alcuni nostri politici hanno iniziato “una disobbedienza civile”, offrendosi di aiutare le persone che desideravano l’eutanasia, informandoli sulle associazioni svizzere, e così già 230 italiani non ci sono più.

Impostazioni privacy