Dedichiamo tre giorni consecutivi all’Esaltazione della Croce, per soffermarci a riflettere sul significato del simbolo che ci contraddistingue come cristiani autentici.
L’Esaltazione della Croce ci ricorda che Dio ha tanto amato gli uomini da mandare sulla terra il suo unico Figlio. Per riscattarci da ogni peccato e strappare alla morte eterna e alle tenebre il maggior numero di anime, ha addirittura disposto che egli venisse condannato alla più brutale delle morti e divenisse capro espiatorio e scherno dell’umanità, incredula e lontana dalla fede.
Ti benediciamo, Signore, Padre santo, perché nella ricchezza del tuo amore,
dall’albero che aveva portato all’uomo morte e rovina, hai fatto scaturire la medicina di salvezza e di vita. Il Signore Gesù, sacerdote, Maestro e Re, venuta l’ora della sua Pasqua, salì volontariamente su quel legno e ne fece l’altare del sacrificio, la cattedra di verità,
il trono della sua gloria.
Innalzato da terra, trionfò sull’antico avversario e, avvolto nella porpora del suo Sangue,
con amore misericordioso attirò tutti a sé; aperte le braccia sulla croce, offrì a te, o Padre,
il sacrificio della vita e infuse la sua forza redentrice nei Sacramenti della nuova alleanza; morendo, rivelò ai discepoli il senso misterioso di quella sua Parola: il chicco di grano che muore nei solchi della terra produce una messe abbondante.
Ora ti preghiamo, Dio onnipotente, fa’ che i tuoi figli, adorando la Croce del Redentore,
attingano i frutti della salvezza che egli ha meritato con la sua Passione; su questo legno glorioso inchiodino i propri peccati, infrangano la loro superbia, guariscano l’infermità della condizione umana; traggano conforto nella prova, sicurezza nel pericolo e, forti della sua protezione, percorrano incolumi le strade del mondo, fino a quando tu, o Padre, li accoglierai nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Antonella Sanicanti
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