Coronavirus: Epidemia colposa, la Guardia di Finanza perquisisce il Pio Albergo Trivulzio

La Guardia di Finanza ha avviato delle indagini per epidemia colposa e omicidio colposo ai danni del direttore della casa di riposo Pio Albergo Trivulzio.

(Websource/Archivio)

Secondo quanto emerso alcuni operatori sanitari che lavorano nella struttura avrebbero denunciato l’assenza di dispositivi di protezione individuale.

Perquisizioni della Guardia di Finanza al Pio Albergo Trivulzio

La Guardia di Finanza di Milano sta portando avanti un’inchiesta per epidemia colposa ed omicidio colposo in seguito ai decessi causati dal Coronavirus nella casa di riposo Pio Albergo Trivulzio. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ‘Agi’, questa mattina i militari avrebbero compiuto delle perquisizioni all’interno della struttura; pare che i finanziari abbiano prelevato le cartelle mediche degli ospiti che sono deceduti per complicanze legate alla contrazione del Covid-19.

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A quanto pare sotto indagine c’è il direttore della struttura, Giuseppe Calicchio. Il nucleo investigativo sta verificando se ci sono state delle violazioni o delle carenze nei protocolli interni. Soprattutto per quanto riguarda la fornitura di dispositivi di protezione individuale al personale sanitario. A capo dell’inchiesta c’è il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano.

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Epidemia Colposa? La discrepanza tra le versioni degli operatori sanitari

L’indagine è stata aperta dopo che sono giunte alla Procura di Milano denunce da parte di alcuni operatori sanitari della struttura. Questi hanno sostenuto che si è verificata in diverse occasioni una carenza di Dpi. Inoltre sostengono che è stato addirittura consigliato loro di non indossare la mascherina per non spaventare i pazienti. Questa versione è smentita da una lettera firmata da circa 90 operatori sanitari (tra medici ed infermieri). Nel testo della quale si legge che le mascherine sono state fornite a tutti già a partire dal 23 febbraio scorso.

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Luca Scapatello

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