Barberio Anita è una giovane donna che è rimasta incinta della piccola Emilia, soltanto che al 5 mese di gravidanza durante una visita di controllo le viene data la tragica notizia, la sua bambina soffriva di spina bifida, idrocefalo, ipoplasia del corpo calloso e diagenesi. Che significa? I medici asseriscono che la nascitura sarebbe rimasta paraplegica , che non avrebbe potuto mai camminare e avere le altre funzioni motorie che qualsiasi bambino normale avrebbe.I medici subito le hanno consigliato la pratica dell’aborto, meglio eliminare il problema alla radice.
Ma Anita non la pensava così, e infatti decide di portare avanti la gravidanza a suorischio e pericolo, nonostante tutte le controindicazioni.Anche perchè la giovane faparte di un gruppo di preghiera e il suo cammino di fede è molto forte e radicato.
Così con la preghiera di tutti specialmente del suo gruppo si arriva al giorno del parto. Emilia appena nata subisce subito un delicato intervento chirurgico, e così
rimangono in ospedale soltanto undici giorni invece dei 4 mesi previsti secondo la mamma frutto delle tante preghiere che erano state recitate per la salute della piccola, ma cosa ancora più sconvolgente la piccola mostrava di godere di una buona salute muoveva le gambine e mostrava meno problemi di quelli diagnosticati dai medici.La famiglia allora decide di andare a Medjugorje per ringraziare la Madonna,
la Regina della Pace che aveva ascoltato ed esaudito le loro preghiere.
Hanno portato Emilia sulla collina, e poi sul monte Krizevac dove la piccola è salita con molta fatica, appena arrivata sotto la grande Croce la bimba ha iniziatoa piangere a dirotto, un pianto liberatorio e si è inginocchiata , subito dopo le sue articolazioni hanno iniziato a funzionare meglio e anche i movimenti delle gambesono diventati più naturali, anche il controllo degli arti era diventato completo.
Fatto sta che oggi Emilia ha 4 anni e dei problemi paventati dai medici non si hannotraccia, sono solo un triste lontano ricordo, lei è un mancato aborto, ma meno male che la mamma ha dato retta al suo cuore e non ai medici. Anche se ancora la sua guarigione sembra impossibile agli occhi della scienza e dei medici che l’avevano in cura,la realtà è che i miracoli avvengono eccome, Dio opera prodigi nella vita delle persone senza dover chiedere il permesso a nessuno, scienziati e medici compresi.
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