Gli sforzi dell’Elemosineria Apostolica contro l’ondata di gelo

Elemosineria Apostolica aiuta i poveri contro il freddoL’Elemosineria Apostolica ha raddoppiato gli aiuti ai poveri in questi giorni di gennaio in cui le temperature sono scese sotto lo zero. Ecco come ha aiutato i senza tetto, salvandoli dal freddo.

Il freddo glaciale giunto lo scorso fine settimana ha dato un primo assaggio di inverno ai cittadini italiani portando le temperature sotto lo zero in quasi tutte le città d’Italia. Un clima così rigido sarebbe potuto essere fatale per i senza tetto che abitano le vie di Roma, motivo per cui sono state allestite dal comune della Capitale delle zone in cui gli abitanti della città senza fissa dimora potessero trovare riparo dal freddo. In questi giorni di freddo glaciale sono stati messi a disposizione 235 letti (+ altri 18 nel fine settimana), inoltre sono state lasciate aperte le due stazioni metro per permettere a chi è rimasto senza un letto di ripararsi. Entro la fine del mese dovrebbero essere ben 1533 i posti letto messi a disposizione per la stagione invernale. Anche l’Elemosineria Apostolica ha contribuito a dare un rifugio ai senza tetto raddoppiando i posti letto a disposizione nel dormitorio ”Dono di Misericordia” aperto nel 2015 su richiesta di papa Francesco, inoltre sono stati distribuiti numerosi sacchi a pelo a coloro che non avevano trovato spazio.

Elemosineria Apostolica, l’aiuto ai senza tetto contro il freddo

Il dormitorio del Vaticano è aperto ai senza tetto per un periodo limitato di tempo (3 mesi) nella speranza che la permanenza con i volontari e le tre suore che lo gestiscono possa servire agli ospiti come sprone per trovare una nuova via. In questo periodo vengono offerti agli ospiti anche tre pasti caldi al giorno. Come specificato su ‘VaticanNews’, non solo in territorio Vaticano la Chiesa si è attivata per dare una mano ai poveri: nella rettoria di San Callisto, gestita dalla Comunità di Sant’Egidio, sono stati messi a disposizione 30 posti letto; a Trastevere “Genti di Pace” (la lavanderia del papa) ha aperto le porte ai bisognosi per lavare e stirare i vestiti, infine la mensa di Santa Maria Immacolata offre pasti caldi 3 volte al giorno.

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Luca Scapatello

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