Per affrontare la vita con più gioia, c’è la ricetta speciale dei biscotti di Santa Ildegarda di Bingen, una dolce medicina per l’anima. Scopri il loro significato profondo.
Nel giorno della memoria litugica di Santa Ildegarda di Bingen, oggi 17 settembre, come non ricordare un ambito per cui è tanto famosa, ovvero quello dell’alimentazione. Questa donna eclettica, dalle mille sfaccettature, ma soprattutto dai tanti interessi, che si è dedicata alle più disparate discipline, non ha tralasciato di occuparsi di cibo elaborando una teoria alimentare che oggi è stata ripresa e riscuote molto successo.
Questa santa tedesca che ha avuto il riconoscimento di Dottore della Chiesa teorizzava la necessità di considerare in modo unitario anima e corpo anche per quanto riguarda il benessere e la salute. Nei suoi scritti ha lasciato indicazioni preziose, che anche alla luce delle scoperte scientifiche di epoche posteriori alla sua risultano illuminanti e indicano soluzioni efficaci.
In Physica, e soprattutto in Causae et curae questa monaca ispirata ha fornito importanti consigli per alimentarsi in modo corretto ed equilibrato sia quando si è in salute che in caso di malattia. Ha ideato diete accurate appositamente per contrastare vari tipi di disturbi e ha lasciato ricette che ancora oggi possono essere messe in pratica.
Alla base della sua teoria c’è la distinzione tra cibi “caldi, freddi, secchi ed umidi” , come usava chiamarli. Li elencava secondo le loro caratteristiche e proprietà. Allo stesso modo dava istruzioni sulla cottura dei cibi prediligendo, ad esempio, le verdure cotte invece che crude.
Il farro è il cereale che considerava fonte di benessere per eccellenza, e faceva un ampio uso di spezie, tra cui lo zenzero, la cannella, la galanga, più di altre. Considerando l’unità di corpo, anima e psiche, in relazione anche alle circostanze che derivano dall’ambiente e quindi le situazioni che si vivono, le sue ricette racchiudono una molteplicità di elementi che favoriscono un benessere a tutto tondo.
Tra le ricette di Santa Ildegarda spiccano i “biscotti della gioia“. Sono molto conosciuti e rappresentano un simbolo della sua arte culinaria. Si potrebbero definire come un comfort food, uno di quei cibi che confortano l’anima oltre a nutrire il corpo e donare energia e benessere.
Per comprendere cosa sono effettivamente i biscotti della gioia di Santa Ildegarda bisogna leggere quanto scrive: “disperdono l’amarezza che è nel cuore, lo colmando e lo aprono. Ma aprono anche i cinque sensi, rendono gioiosi, purificano gli organi sensoriali, riducono gli stati d’animo dannosi e danno al sangue una buona composizione. Rendono robusto, gioioso ed efficiente nel lavoro”.
Dal momento che la santa ha fornito indicazioni dettagliate per produrli ecco le sue parole a riguardo e di seguito la ricetta attualizzata per i tempi moderni, con le dosi e le indicazioni per realizzarli in casa. Santa Ildegarda scriveva: “Prendi una noce moscata, della cannella (il medesimo peso rispetto alla noce moscata), un po’ di chiodi di garofano e riduci in polvere il tutto. Poi con quella polvere, della farina di semola e un po’ d’acqua prepara delle gallette e mangiarne spesso: ciò placa l’amarezza del corpo e della mente, apre il cuore e i sensi, rende lieta la mente, fa diminuire gli umori cattivi, apporta del buon succo al tuo sangue e ti fortifica”.
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