Dove si trovano i frammenti della Croce su cui è stato inchiodato Gesù?

Molti dei preziosi frammenti della Croce su cui è stato inchiodato Gesù Cristo, sono sparsi nel mondo, affinché ognuno di noi creda in che ciò che è avvenuto davvero.

Scopriamo quali sono i luoghi dove si venerano i frammenti della Santa Croce di Cristo.

croce
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La Croce: segno di luce e vittoria

Il simbolo del cristiano, un simbolo di dolore e sofferenza, che però Gesù ha trasformato in un simbolo di vittoria e gloria, dandogli così un nuovo valore. Dal legno della croce, Gesù, perdonando coloro che lo hanno crocifisso, ha perdonato l’intera umanità liberandola dalla morte e dal peccato. La croce, con Gesù passa da essere un segno di dolore e di supplizio, a simbolo di luce e di gloria.

Dopo la morte di Cristo, la paura degli ebrei era quella che i cristiani volessero recuperare tutte le reliquie della croce e qualsiasi altro oggetto avesse avuto a che fare con la Crocifissione. Per questo, la croce stessa fu fatta sparire in una buca scavata nel terreno proprio sul Golgota.

La vera croce sulla quale è stato inchiodato il corpo di Cristo, è stata ritrovata, intorno al 327 d.C. da Santa Elena, madre dell’imperatore Costantino, durante un suo pellegrinaggio in Terra Santa. Salita sul Golgota, con la volontà di purificare quel sacro luogo dagli edifici pagani costruiti in seguito, trovò la vera Croce di Cristo, attraverso l’accadimento di un fatto incredibile: il cadavere di un uomo messo a giacere su di essa ritornò miracolosamente in vita.

La Croce non è rimasta integra ma tantissimi dei suoi frammenti nel corso dei secoli, come anche i chiodi e la corona di spine posta sul capo di Gesù, sono stati prelevati e oggi sono sparsi nel mondo, dando origine ad un culto che è vivo e si rinnova ogni anno.

Dove sono oggi i frammenti della Santa Croce?

Secondo la tradizione cristiana, la Croce sarebbe stata in parte conservata a Gerusalemme, in parte a Costantinopoli e in parte a Roma. La reliquia di Gerusalemme vi rimase fino al 1187, poi se ne persero le tracce.

In diversi luoghi in Italia e nel mondo, esistono però frammenti che provengano da essa.

Le tante testimonianze storiche che ci sono pervenute, a partire dagli anni immediatamente successivi al ritrovamento da parte di Santa Elena, ci dicono che già a partire dal 340 d.C, che molte delle reliquie della Croce in varie regioni del mondo cristiano.

Successivamente alla caduta di Costantinopoli, nel XIII secolo, i frammenti della Croce presenti nella città, vennero prelevate e spartite fra Veneziani e Sacro Romano Impero.

Nell’anno 1238, San Luigi IX, conosciuto anche con il nome di San Luigi dei Francesi, ebbe modo di acquistare, non solo le reliquie della Passione, come la corona di spine e un chiodo, che sono conservate a Parigi nella Cattedrale di Notre Dame, ma anche alcuni frammenti della croce stessa, che andarono poi distribuiti durante la Rivoluzione Francese.

Reliquia della croce presente nella Basilica di Santa Croce a Roma – photo web source

Roma

Tra i frammenti esistenti e considerati autentici, il più importante si trova a Roma, nella Basilica della “Santa Croce in Gerusalemme”: sono tre grossi pezzi, per un diametro di circa 570 cm3 complessivi.

Anche in Vaticano, nel Museo del tesoro della Basilica di San Pietro,  c’è la “Croce di Giustino”, o “Crux Vaticana”, che conserva altri due frammenti della Croce di Cristo.

Venezia

Due frammenti, inoltre, sono anche presenti a Venezia, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Le preziose reliquie furono sottratte a Gerusalemme da alcuni monaci di Cipro al tempo delle Crociate, fio al suo esser affidata, dopo secoli, nelle mani del patriarca di Costantinopoli, nel 1360.

Il Gran Cancelliere del regno di Cipro, nel 1369, trovandosi a Venezia, donò la reliquia ad Andrea Vendramin, Guardian Grande della Confraternita. Da lì, la volontà della città di Venezia di rendere pubblico questo immenso dono ricevuto. Oggi, questi frammenti sono conservati ancora nella città lagunare.

Modena

Ancora un altro pezzo della croce si trova, anche, nell’abbazia di San Silvestro I papa di Nonantola, in provincia di Modena. I monaci dell’abazia, nel 1678, fecero costruire un reliquiario a forma di croce d’argento dove conservare questi frammenti.

Nel posizionamento, però, due frammenti avanzarono. Il cardinale Antonio Barberini decise di donarle al suo segretario, originario di Mola di Bari, mons. Giacomo Teutonico. Costui le cedette, poi, a suo nipote, don Nicola Teutonico.

Bari

Don Nicola donò a Mola di Bari, suo paese d’origine, due pezzetti della Sacra Croce. La Chiesa Matrice, intitolata poi a San Nicola, le accolse nel 1713 e, da più di 300 anni, ogni Venerdì Santo si svolge la processione del Legno della Croce.

Fino in Spagna

Un altro grande frammento della croce è conservato, invece, nel Monastero di Santo Toribio de Liébana, in Spagna.

Anche a Medjugorje

All’interno della grande croce bianca, sul monte Krizecav (monte che, insieme al Podbrdo ed alla chiesa parrocchiale dedicata a san Giacomo, è uno dei tre punti fondamentali di devozione per ogni cattolico che si rechi in pellegrinaggio a Medjugorje), fatta costruire nel 1933, ad opera di alcuni parrocchiani di Medjugorje, nell’ambito dell’Anno santo della Redenzione, è stato incastonato un frammento della vera Croce di Gesù.

Napoli e la reliquia della croce esposta

Anche a Ponticelli, quartiere ad Est della città di Napoli, nella parrocchia intitolata proprio alla “Santa Croce”, c’è una reliquia. Reliquia venerata ed esposta alla pubblica adorazione proprio ogni 14 settembre, festa anche della stessa comunità parrocchiale.

Reliquia della Croce nella parrocchia di Napoli

Un piccolo frammento che rende la comunità più ricca e più grande nella fede: “Avere la reliquia della Croce di Cristo nella nostra comunità è fonte di gioia e di perenne letizia. Quando sono arrivato in questa parrocchia, ho subito sentito la necessità di celebrare in modo solenne questa festa, non solo perché la parrocchia porta il nome della Santa Croce, ma anche e soprattutto per avvicinare ancora di più tutti alla venerazione della croce.

La festa dell’Esaltazione della Croce ci invita a contemplare l’immenso amore di Dio per gli uomini. Essere attratti dal Crocifisso significa entrare in Comunione con lui, perché da questa fonte possano scaturire rapporti di riconciliazione e di amore fra gli uomini– ha dichiarato il parroco della comunità, don Donato Ciccarella.

La Croce di Gesù: segno di salvezza, di perdono, di pace, di presenza di Dio fra il suo popolo.

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