Don Rolando Rivi: la figlia dell’uomo che lo uccise chiede perdono

Don Rolando Rivi: la figlia dell'uomo che lo uccise chiede perdono
Don Rolando Rivi

Ci sono voluti settant’anni, ma alla fine giustizia è stata ottenuta: la figlia di Giuseppe Corghi ha chiesto perdono ai fedeli per il brutale assassinio perpetrato ai danni di don Rolando Rivi da parte del padre. La cronaca dell’epoca racconta che i partigiani Giuseppe Corghi e Delcisio Rioli intercettarono il giovane seminarista nella campagna modenese il 10 aprile del 1945. Tre giorni dopo sempre loro due lo accompagnarono a Piane di Monchio dove, dopo avergli fatto scavare la propria fossa, gli spararono senza pietà.

Finita la guerra i due partigiani furono processati per il loro crimine di guerra e condannati in tutti i gradi di giudizio a 22 anni di carcere, dei quali però ne fecero solamente sei grazie all’amnistia concessa da Togliatti. Nel corso di questi 73 anni, numerose volte è stato chiesto un degno ricordo di questa e delle altre vittime partigiane in epoca di guerra, vittime che al pari di quelle fasciste meritano di essere ricordate per l’ingiustizia che li ha portati alla morte.

La richiesta di perdono della figlia di Corghi

Per quanto riguarda la memoria di don Rolando Rivi, nel 2013 la Chiesa ha accolto la richiesta di beatificarlo in quanto martire della guerra. Adesso le sue spoglie sono conservate nella pieve di San Valentino di Castellarano, lo stesso luogo in cui la figlia del partigiano colpevole della sua esecuzione ha chiesto scusa da parte del padre ai fedeli ed allo stesso don Rolando Rivi. Nel farlo la donna è stata accompagnato dal vescovo Massimo Camisasca, il quale ha sottolineato che si è trattato di un “passo storico” che potrebbe avere risvolti non preventivabili.

Luca Scapatello

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