Il suo linguaggio semplice e gioviale permette a tutti coloro che lo ascoltano di apprendere come la Bibbia, in effetti, contenga le istruzioni per la vita di ogni giorno, per ognuno di noi.
Sta a noi, con l’aiuto di sacerdoti e guide, come don Fabio Rosini, metterci in ascolto della Parola di Dio e mostrare agli altri come si presti a renderci felici e non severi e pedanti, come molti si aspetterebbero.
La catechesi che segue parla del combattimento spirituale, la più infida e terribile battaglia che gli “uomini di Dio” sono costretti ad affrontare, loro malgrado.
E’ la sfida che cerchiamo di vincere in ogni istante della nostra vita, nel tentativo di rimanere in grazia di Dio, in pace.
L’opera del tentatore è capace di insinuarsi ovunque, facendo in modo che i nostri pensieri -e conseguentemente le nostre azioni- prendano strade forviate e malsane: questo significa, in definitiva, cedere alla tentazione del male.
Sono stati molti, anche nei secoli passati, a cercare di definire questi processi malefici; tanti coloro che sono stati capaci di affrontare il combattimento interiore, come GesĂą stesso aveva fatto: nel deserto e non solo metaforicamente parlando.
Essi si sono chiesti come si realizza e si radica la tentazione nel demonio nel cuore dell’uomo; come esso riesce ad agire; per quali canali raggiunge la nostra anima.
Ci sono molti trattati e lettere sull’argomento e merita nota certamente “la dottrina degli otto pensieri” del Monaco e scrittore cristiano Evagrio Pontico (343-399, Turchia).
Sulle sue riflessioni, la Chiesa occidentale ha fondato i 7 Vizi Capitali che, per gli orientali, sono rimasti sempre 8.
E, dunque, ci chiediamo: Come chiudere le porte al male, che cerca in tutti i modi di entrare nelle nostre menti, e far trionfare il bene su tutto?
Dovremmo trovare il modo di desiderarlo con ogni nostro pensiero, con tutte le nostre forze e diffonderlo nel mondo circostante. Per farlo, è necessario resistere, con la forza della fede, agli inganni del demonio, che cerca di rubare la nostra pace.
Per resistere bisogna, in qualche modo, comprendere i meccanismi che ci intrappolano, per evitarli.
Partiamo da un assunto, poiché, come dice don Fabio Rosini: “Dio parla normalmente al cuore dell’uomo, dando ispirazioni e consolazioni”, “il cuore dell’uomo è stato creato per dialogare con Dio”, infatti, egli ci parla nel profondo e parla nel massimo rispetto della nostra libertà .
Ma non è solo Dio a parlare all’uomo e noi dovremmo imparare a distinguere le “varie voci” che ci giungono al cuore.
Intanto, possiamo dire che Dio non si impone ed è forse per quello che spesso non lo sentiamo, affollati come siamo (nella nostra mente) dalle migliaia di grida, che provengono dal mondo. E questo accade anche se sappiamo che Dio saprebbe cosa dirci, dal momento che sa di cosa abbiamo bisogno.
I pensieri angelici “illuminano il fine delle cose”, il loro perché -dice don Fabio Rosini- e sono come intuizioni che portano in se il loro realizzarsi e “mettono l’uomo sulla strada giusta”.
I pensieri umani rappresentano il nostro modo di essere persone terrene.
Ricorda don Fabio Rosini che chiunque avesse necessità di farlo (e chi non ce l’ha?) dovrebbe essere seguito da una valida guida spirituale, poiché il processo va sempre personalizzato ed è rischioso e spesso inefficace affrontarlo in solitudine.
San Francesco, ad esempio, comprese a pieno questo discorso, infatti abbraccio la povertà , per essere l’ultimo e servire i fratelli, dando tutto, senza tenere nulla per se.
Noi, che non siamo ancora santi, potremmo iniziare a riflettere sull’umanità come composta da tre parti: quella corporale, delle nostre percezioni, che attiene al corpo e ai suoi bisogni esteriori/esterni; quella mentale, che presiede a sentimenti e a pensieri ed è la nostra psiche, il nostro mondo interiore; quella infinitamente più profonda, difficilmente accessibile al soggetto stesso, definita il “pneuma”, lo spirito.
Da quest’ultima importantissima parte, il demonio cerca di tenerci lontani, con le sue tentazioni, perché non approdiamo a comprendere la Verità divina, insita in essa, in noi.
leggi anche – Don Fabio Rosini: “Le nostre ferite sono dei sintomi” – parte terza
Antonella Sanicanti
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