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Don Cirillo Longo:“Ci vediamo di là”. Le sue ultime parole, nel segno della fede

Quando ci si affida completamente a Dio, non si ha paura di morire. La testimonianza del fondatore del centro Don Orione di Bergamo

photo web source: ecodibergamo.it

Don Cirillo, prima di morire, consolava gli altri dicendo: “Non abbiate paura, perché tutti siamo nelle mani di Dio. Ci vediamo di là”.

Don Cirillo Longo: una vita per gli altri

Una storia che commuove ma che fa anche riflettere. Una vita dedicata a Dio e spesa a servire il prossimo: questa è stata quella di Don Cirillo Longo, morto all’età di 95 anni e fondatore del centro “Don Orione” di Bergamo.

Pregava, operava, si dedicava a giovani e bambini, spendendo tutta la sua vita, fino alla fine, per il suo ministero sacerdotale. “L’uomo ha due mani, perché mentre una lavora, l’altra serve per far scorrere i granelli della corona del Rosario” – era solito dire a chi si rivolgeva a lui, anche solo per una parola di conforto.

“Ci vediamo di là”

Ma il giorno della Festività di San Giuseppe, Dio lo ha chiamato a sé. Un padre per tutti, e nel giorno della festa del papà, è ritornato al Padre. Ma ciò che colpisce è quel gesto, quell’ultimo gesto fatto proprio prima di morire: alzare le braccia, come ad esultare, in segno di vittoria, anche se nella consapevolezza che presto avrebbe raggiunto la Casa del Padre. Quando la fede in Cristo supera anche la morte e la paura stessa di morire.

Don Cirillo si era sentito male il 12 marzo. Nonostante la sua sofferenza, soprattutto fisica, non mancava mai di recitare il Rosario e di pregare sempre, in modo intenso: “Ci vediamo di là” – disse nella sua ultima telefonata, poco prima di morire.

Don Cirillo Longo: la vita nel centro “Don Orione” di Bergamo

Sacerdote da più di 67 anni, apparteneva alla Provincia religiosa degli Orionini “Madre della Divina Provvidenza”. Una vita dedicata completamente agli altri, anche con la fondazione del centro “Don Orione” a Bergamo.

Quel suo “Ci vediamo di là” significa molto per chi l’ha conosciuto: non un addio, ma un arrivederci, un arrivederci a tutti in Paradiso.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: primabergamo.it

Leggi anche: Coronavirus: l’amore per la vita degli altri, nel gesto di Don Giuseppe

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