Don+Andrea+Cavallini%3A+i+tre+modi+di+essere+discepoli+%26%238211%3B+VIDEO
lalucedimaria
/don-andrea-cavallini-discepoli/amp/

Don Andrea Cavallini: i tre modi di essere discepoli – VIDEO

L’omelia di Don Andrea Cavallini durante la Santa Messa del 7 aprile ci parla di tre modi di essere discepoli, partendo dall’Ultima Cena.

(photo screenshot da Youtube)

Diocesi di Roma: l’omelia di Don Andrea Cavallini durante la Santa Messa celebrata nel Santuario del Divino Amore, si concentra su tre figure, in particolare, presenti nell’Ultima Cena, quando Gesù istituì l’Eucaristia. Le tre persone: l’amato apostolo Giovanni, il primo Pontefice della storia Simon Pietro e Giuda, rappresentano tre modi di essere discepoli.

Don Andrea Cavallini e i tre discepoli

L’omelia di Don Andrea Cavallini parte dalla figura di Giovanni. Lui è il “discepolo amato”, la sua identità è rappresentata dal fatto di sapere di essere amato da Cristo. Infatti il Vangelo non ci dice nemmeno il nome del discepolo: la sua identità è “essere amato da Cristo”. Giovanni è colui che entra nella profondità del cuore di Gesù.

La figura di Giuda

La riflessione di Dona Andrea si riversa poi sulla figura di Giuda. Quella di Giuda è presentata dal Sacerdote come una “figura tragica”. L’atto attraverso cui Giuda tradì Gesù non fu necessario, come tanti hanno scritto, ma inutile. Questa figura tragica ha messo in piedi un atto del tutto malvagio e privo di utilità, al fine del compimento della salvezza. Il male non è mai utile alla salvezza. Come fa notare Don Andrea, Cristo sarebbe morto lo stesso, si cercava un pretesto per l’arresto. Ma il gesto di Giuda non è stato assolutamente necessario. Ma il male più grande di Giuda, e questo ce lo insegna Santa Caterina da Siena, è aver considerato il proprio male più grande dell’amore di Dio.

Una riflessione su Pietro

Ancora un modo di esser discepoli. L’analisi di Don Andrea si concentra poi su Simon Pietro. Il primo Pontefice della storia volle seguire Gesù, dicendo “darò la mia vita per te”. Ecco, San Pietro non si rese conto che le cose stavano esattamente al contrario: Cristo dona la sua vita per lui. Nel nostro rapporto con Gesù, è sempre così: è sempre Dio che agisce per noi. Lo possiamo vedere ogni domenica con l’Eucaristia: è sempre Gesù che si offre a noi. Noi possiamo rispondere e ricorrere al perdono di Dio.

Leggi anche: Emergenza Coronavirus, arrivano altri 200 milioni dalla Chiesa

Fabio Amicosante

Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI

 

 

Fabio Amicosante

Scritto da
Fabio Amicosante

Recent Posts

  • Novene

Novena di Natale, quinto giorno: in cammino per aprire il cuore a Gesù

Il quinto giorno della Novena ci insegna ad accogliere Gesù invitandoci all'offerta d'amore, per preparare…

1 ora fa
  • Santi

Oggi 20 dicembre, San Domenico di Silos: il monaco che sfidò il Re

Monaco eremita spagnolo, san Domenico di Silos osò porre un rifiuto al re quando questi…

2 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Commento al Vangelo di oggi 20 dicembre 2025: Lc 1,26-38

Meditiamo il Vangelo del 20 dicembre 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

3 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 20 Dicembre 2025: “Donami un cuore nuovo”

Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…

4 ore fa
  • Preghiere

Preghiera della sera 19 Dicembre 2025: “Signore resta con me”

“Signore resta con me”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì per…

13 ore fa
  • Preghiere

Oggi 19 dicembre: il voto alla «Virgen del Carmen» ottiene la grazia sperata

La «Virgen del Carmen» è la Patrona del Cile. La devozione mariana nel Paese è…

20 ore fa