Noi crediamo in un Dio che ama, predilige e si manifesta ai piccoli: ai piccoli nel cuore, ai bisognosi, perché in essi Dio può fare grandi cose.
Ecco, il Signore verrà
e con lui tutti i suoi santi:
in quel giorno risplenderà una grande luce. (Cfr. Zc 14,5.7)
Su di lui si poserà lo spirito del Signore.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 11,1-10
In quel giorno,
un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
Parola di Dio
R. Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.
Oppure:
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. R.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
Gesù esultò nello Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,21-24
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Parola di Dio
La prima lettura ci parla del messia che deve venire, un uomo pieno di Spirito Santo e di ogni dono di Dio. Egli “Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra“.
Ecco come ciò si compie quando Gesù si rallegra nello Spirito Santo e ringrazia Dio di aver rivelato le cose sacre ai piccoli, agli umili, piuttosto che ai sapienti e ai grandi. Infatti, nessuno sa chi è il Padre se non Gesù, e colui al quale Gesù vorrà rivelarlo: Dio si manifesta al cuore dei piccoli, degli ultimi, dei bisognosi, che Dio ama particolarmente. Rivolgendosi poi ai suoi discepoli dice inoltre beati gli occhi che vedono ciò che stanno vedendo: è nella benevolenza ai piccoli che i miracoli e la gloria del Signore si manifestano particolarmente.
Gesù da sempre predilige i miseri, perché più bisognosi di amore e perché in essi è meglio manifesta la sua opera di salvezza con il suo amore e la sua forza, che Egli desidera donare a chi è nel bisogno. Essere nella miseria, nella sofferenza, nel dolore, non è dunque una maledizione, ma agli occhi di Dio è piuttosto una condizione privilegiata dove a tempo debito si manifesta la potenza di Dio. “«Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo” (2Cor, 12-9).
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