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Miracoli e Testimonianze

Il momento della Santa Messa più temuto dai demoni

Qual’è il momento in momento della santa messa più temuto dai demoni e perché?

Il momento della Santa Messa più temuto dai demoni, è quando il sacerdote eleva al cielo il pane e il vino. Vi spieghiamo i motivi.

Gesù vs Satana

La preghiera eucaristica, che il celebrante fa in quell’istante, quando guarda verso l’altro e, poi, piegandosi, poggia gli avambracci sull’altare, colloca il Corpo e il Sangue di Cristo vivo nell’Eucarestia, di cui noi ci ciberemo, di li a breve.
Immaginate, dunque, quale sia la potenza di questo mistero/miracolo, che avviene sotto i nostri occhi e che si rinnova ad ogni celebrazione!

Cristo vivo viene ad abitare in noi, che prendiamo la Comunione, e le particole consacrate diventano segno della vittoria della vita sulla morte.
Di fronte a tutto questo, Satana e i suoi seguaci hanno sempre una reazione violenta: non potendo sopportare di stare alla presenza di Cristo, devono andare via.
Ecco perché chi è vessato, o addirittura posseduto, non riesce a fare la Comunione e a rimanere sereno, durate la celebrazione eucaristica.

La testimonianza di mons. Charles Pope

Tempo fa, Monsignor Charles Pope, parroco a Washington, testimoniò un fatto davvero eclatante, avvento mentre celebrava una Messa solenne in latino, un evento singolare.
Lui, che ha frequentato il Mount Saint Mary’s Seminary ed ha un Master in Divinità e in Teologia Morale, nel momento della preghiera eucaristica, stava pronunciando queste parole: “Hoc est enim Corpus meum … (Questo è il mio Corpo …) e, poi, Hic est enim calix sanguinis mei … (Questo è il calice del mio Sangue …).

In quel preciso momento, sentì, tra i fedeli, qualcuno che si agitava, si lamentava, gemeva di dolore.

Seguirono, poi, queste parole: “Lasciami stare, Gesù! Perché mi torturi?” e qualcuno uscì di corsa dalla chiesa, facendo dei versi, come se fosse stato ferito.
Lui, intanto, che comprendeva bene cosa stesse accadendo, stringeva forte tra le mani il Signore della Gloria, il Re del cielo e della terra, e mai come allora ne fu consapevole.

Antonella Sanicanti

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