Dal 6 gennaio, videomessaggi del Papa per le intenzioni di preghiera

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Dal mese di gennaio, Papa Francesco affiderà ad un suo videomessaggio le tradizionali intenzioni di preghiera per il mese. Si tratta di una nuova e inedita iniziativa dell’Apostolato della Preghiera che prenderà il via con un messaggio il prossimo 6 gennaio. L’ideazione dei video – realizzati in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano – è dell’agenzia di comunicazione “La Machi”. Su questa iniziativa, Alessandro Gisotti ha intervistato il padre gesuita Frederic Fornos, direttore internazionale dell’Apostolato della Preghiera:

R. – L’Apostolato della Preghiera è la rete mondiale di preghiera del Papa; è una rete di preghiera al servizio delle sfide dell’umanità e della missione della Chiesa, perché sono questo le intenzioni mensili di preghiera del Papa: ci aiutano a conoscere meglio le grandi sfide del mondo di oggi. Sono sfide che ci aiutano a essere molto più coinvolti in questo mondo, in spirito – come diceva Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale della pace – di solidarietà, misericordia e compassione per il nostro mondo. Ricordo un messaggio di Papa Francesco in Quaresima, molto forte, e che recitava così: “Siamo saturi di notizie e di immagini sconvolgenti che ci narrano le sofferenze umane e sentiamo, nel medesimo tempo, tutta la nostra incapacità a intervenire”.

D. – In questo nuovo coinvolgimento dell’Apostolato della Preghiera c’è dunque un’iniziativa davvero inedita, nuova, che vede il Papa impegnato in prima persona …

R. – In questo Giubileo della Misericordia, per far conoscere le sfide poste dall’umanità alla missione della Chiesa che il Papa ci affida ogni mese, vogliamo presentarle con un video del Papa: un video di alta qualità, con un équipe di tutto il mondo, con molto talento e creatività; ogni video sarà in dieci lingue. Perché? Per aiutare la gente, i cattolici ma non solo, tutte le persone che desiderino pregare e mobilitarsi per queste sfide dell’umanità; pregare insieme a Papa Francesco per queste sfide ci aiuterà molto. Abbiamo un video ogni mese anche su tutte le Reti Sociali: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube dove sarà presentato questo video. E’ un video nel quale sarà il Papa stesso a parlare e ci aiuterà a pregare con lui per queste sfide dell’umanità.

D. – Il 6 gennaio ci sarà il primo video del Papa per le intenzioni di preghiera del mese. Proprio Papa Francesco, qualche giorno fa, parlando ai “Pueri Cantores”, ha detto che come impegno suo, personale, per il 2016 aveva preso quello di pregare di più: questo risponde anche a questo impegno del Santo Padre, no?

R. – Sì, esattamente: questa è la via, questo è il desiderio che lui può avere e che possiamo avere tutti! Pregare con lui per queste sfide dell’umanità e della missione della Chiesa e pregare per un mondo nuovo. Per esempio, per questo mese di gennaio, Papa Francesco ci propone di pregare e di coinvolgerci nel dialogo interreligioso, perché pensa che sia veramente importante, oggi, il rispetto dell’altro per la pace nel mondo. Chiede di pregare perché il dialogo sincero tra uomini e donne di religioni diverse porti frutti di pace e di giustizia.

D. – Papa Francesco parla, in questi videomessaggi, nella sua lingua madre, lo spagnolo, e poi ovviamente ci sono i sottotitoli nelle altre lingue: anche questo è molto bello: sono nella lingua in cui il Papa prega, in cui il Papa probabilmente – anche se di origini italiane – ha imparato a pregare …

R. – E’ vero questo: è bello sentirlo parlare la sua lingua; ci sarà naturalmente la traduzione nelle altre lingue, anche perché sicuramente sarebbe stato difficile che potesse parlare in cinese o in arabo … Abbiamo preferito quindi che parlasse nella sua lingua, la lingua del cuore, della preghiera, della sua intimità con il Signore.

D. – Qual è il messaggio più forte che in questo Anno della Misericordia il Papa vuole dare con questa iniziativa di preghiera?

R. – Penso che con questo video ci aiuti ad aprire il nostro cuore agli altri, alle grandi sfide dell’umanità. Non si tratta di cose generiche: si tratta di uomini, donne, famiglie, bambini. E questo aiuta noi stessi a coinvolgerci in queste sfide, con la nostra preghiera, con la nostra azione perché il nostro mondo possa essere un mondo di più grande solidarietà e compassione, per vincere così l’indifferenza.

fonte: radiovaticana

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