Essere+suore+di+clausura+al+tempo+del+Coronavirus
lalucedimaria
/cuore-clausura-fede-coronavirus/amp/
Notizie

Essere suore di clausura al tempo del Coronavirus

Tanti cristiani oggi vivono il dolore della mancanza della Santa Messa. Non per questo però la carità e la vita di fede e di preghiera si interrompono.

Suor Maria Francesca Righi – fonte: corriere.it

Al contrario, acquistano una forza maggiore. È il caso delle tante suore e monache di clausura che ogni giorno si svegliano all’alba per lodare la Madonna. Segno che in Dio non c’è nessun timore, e il Suo amore infinito si riversa sui Suoi figli nonostante le disgrazie e le difficoltà.

La vita in Dio che continua per le suore di clausura

Alcune di loro, si impegnano per stare vicino per quanto possibile con i fratelli che stanno vivendo le difficoltà del Coronavirus. Come Suor Maria Francesca Righi, badessa del monastero di Valserena, che in una lettera al Corriere della Sera ha espresso la sua vicinanza a tutti i cristiani che non possono vivere normalmente la Santa Messe.

“Volevo solo poter esprimere qui la vicinanza — grande e piena di affezione — che viviamo per tutte le persone cui abbiamo dovuto chiudere le porte della Messa, della foresteria, del negozio”, ha scritto Suor Maria Francesca.

La produzione delle suore di mascherine e igienizzante

“Partecipiamo a quanto l’Italia e il mondo stanno vivendo con la preghiera, per gli ammalati, per i medici e per gli infermieri, per le forze dell’ordine. Preghiera intensificata con la Messa applicata a quanti non hanno avuto funerale, con l’adorazione prolungata, con la preghiera del Rosario, ma anche con la produzione di igienizzante (tascabile e no) e con il confezionamento di mascherine per l’ospedale”.

Le suore del Monastero di Valserena, situate nella collina nel Pisano, assieme alle loro preghiere quotidiane stanno anche facendo il possibile per produrre quanto necessario in questi giorni. Come l’igienizzante o le mascherine.

photo web source: ansa.it

Il convento di suore legato all’ordine cistercense dei trappisti

Il convento è legato all’ordine cistercense dei trappisti, così osservano rigorosamente la regola di San Benedetto: “Ora, lege et labora”.

A Valserena infatti le monache lavorano ogni giorno per mantenersi in autonomia, producendo olio e vendendo prodotti di bellezza, olio e nocino. La giornata comincia molto presto, alle 3.30, con la recita dei salmi per un’ora e di inni accompagnati dall’organo. Per concludersi alle 19 con la Compieta.

Essere suora oggi, in un mondo che ha smarrito la fede

Ogni suora, oggi, proviene da un contesto fortemente diversificato rispetto a quello delle proprie consorelle. Spesso con una scarsa accettazione dei genitori rispetto alla vocazione della figlia.

Le vocazioni oggi sono spesso in calo, oggi nel mondo ce ne sono circa 38 mila. Rispetto al Duemila sono scese di circa diecimila. Il problema, però, non è tanto il numero ma la difficoltà della società moderna di accettare che un’altra vita è possibile, ovvero una vita interamente consegnata nelle mani del Signore. Come lo è la vita delle suore di clausura.

Il caso virtuoso di Valserena e l’età delle vocazioni negli Usa

Anche se ci sono conventi in cui l’ingresso di nuove suore è costante. A Valserena subentrano un paio di donne all’anno. Mentre in generale i monasteri trappisti ospitano comunità di monache numerose.

Se prima si entrava in monastero intorno ai vent’anni, oggi l’età delle vocazioni si è alzata e si aggira sui trenta o quaranta, dopo avere vissuto altre esperienze di vita. Mentre negli Stati Uniti si assiste al fenomeno contrario: sono infatti le millennials, nate tra il 1981 e il 1996, a entrare maggiormente in convento. “La nostra forza? Siamo al tempo stesso fedeli alla tradizione e aperte al rinnovamento”, ha spiegato al Corriere suor Maria Francesca Righi.

photo: Getty Images

Lavoriamo ogni giorno, senza vacanze”, commenta suor Maria Francesca. “La nostra vita è bella, mai monotona”, ha spiegato specificando che “più che mai viviamo la nostra vocazione di intercessione ponendo tutto sotto il manto di Maria e lo sguardo di Cristo“. A chi chiede come considera la propria realtà, la risposta è: “La realtà? Qui c’è tutto ciò che l’essere umano può desiderare di bene, di bello, di vero”.

Giovanni Bernardi

fonte: corriere.it

Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI

Giovanni Bernardi

Scritto da
Giovanni Bernardi

Recent Posts

  • Miracoli e Testimonianze

Cinque sorelle, una sola scelta: tutte suore per amore di Cristo

Cinque sorelle, legate da un forte legame familiare e spirituale, hanno risposto alla stessa chiamata:…

27 minuti fa
  • Novene

Medjugorje, Novena alla Regina della Pace: preghiera del secondo giorno

Quest'anno ancora più sentitamente preghiamo la Novena alla Madonna di Medjugorje, in risposta all'invito della…

3 ore fa
  • Santi

Oggi 17 giugno è San Ranieri di Pisa: da giovane mondano a pellegrino per Cristo

Patrono della città toscana, san Ranieri di Pisa dopo una prima parte della sua vita…

5 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Commento al Vangelo di oggi 17 giugno 2025: Mt 5,43-48

Meditiamo il Vangelo del 17 giugno 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

6 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 17 Giugno 2025: “Vieni Signore”

Il Martedì è il giorno della devozione agli Angeli e ai Santi. Rendiamo onore a…

7 ore fa
  • Preghiere

Preghiera della sera del 16 Giugno 2025: “Vieni in mio aiuto”

“Vieni in mio aiuto”. Eleviamo la nostra preghiera della sera di oggi Lunedì chiedendo al…

17 ore fa