Se siamo Cristiani togliamoci la maschera dell’ipocrisisa

LA MASCHERA DELL’ IPOCRISIA

Per lo spirito del mondo ciò che conta non è essere, ma apparire e mostrarsi in un cero modo agli occhi degli altri, come se la vita dipendesse dalla loro approvazione. E’ una tendenza mondana che prende il nome di ” ipocrisia” Riduce la persona a immagine che vive di pura esteriorità. Spogliata della sua identità più profonda, finisce per indossare una maschera e la vita diviene un teatro in cui si recita una parte, fingendo e quindi ingannando. E’ un vero sdoppiamento dell’ animo come pure delle intenzioni. Il cuore ipocrita non è ” senza pieghe”, ossia semplice, tutto luce e trasparenza; al contrario è raggrinzito, pieno di zone oscure, equivoche. Si attacca a quei valori che sono più alla moda, senza preoccuparsi di discernere se sono veri o falsi; basta che procurino successi e onori dei quali vantarsi. Ne consegue una esistenza inquieta, vissuta nell’ incertezza e nell’ instabilità, senza coraggio delle proprie convinzioni. E così ha scritto Pacal: ” Noi lavoriamo senza posa ad abbellire e conservare il nostro essere immaginario e trascuriamo quello vero. Se possediamo qualche virtù o merito, ci diamo premura di farlo sapere, in un modo o in un altro, per arricchire di tale virtù o merito il nostro essere immaginario. Un ” senza posa” che diviene schiavitù! La tendenza mondana dell’ ipocrisia “insidia soprattutto le persone pie e religiose e il motivo di ciò è semplice : dove più forte è la stima dei valori dello spirito e della virtù… lì è più forte anche la tentazione di ostentarli per non sembrarne privi”. ( Raniero Cantalamessa) L’ invito di Gesù ( Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ ipocrisia Lc 12, 1) è per noi in primo luogo. Tuttavia abbiamo ricevuto nel Battesimo, uno stile, un modo di vivere, un’ identità nuova. L’ ipocrisia la può rendere opaca, ha detto Papa Francesco, riferendosi all’ atteggiamento del cristiano “tiepido”, che va a messa la domenica, ma nella vita non lascia trasparire la sua identità e, pur essendo un cristiano, sostanzialmente vive come un pagano. (Omelia del mattino,17 ottobre 2014) I cristiani ipocriti sono cristiani ” truccati” da buoni. “Fanno la faccia da immaginetta, pregano guardando al cielo, facendosi vedere, si sentono più giusti degli altri, disprezzano gli altri” ( Francesco, Omelia 18 marzo 2014) L’ ipocrisia giunge, quindi, ad inquinare il rapporto con il Signore. Ci si preoccupa di salvare la forma, recitando la propria devozione con formule e gesti che sanno solo di abitudine. Ci si svuota della tendenza mondana dell’ ipocrisia vivendo la beatitudine dei puri di cuore. Un cuore è puro quando non è doppio, non è impegnato con più ” padroni” o ” amanti”, non è spartito tra più idoli da servire. Un cuore non è ipocrita quando è unificato, orientato esclusivamente e unicamente a Dio. Totus Tuus

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