Cristiani: “non siate tiepidi” ammonisce papa Francesco

papa francesco pensieroso-2

I Cristiani in tanti  hanno perso la memoria dell’incontro con Gesù, l’entusiasmo del «primo amore», fanno «male al cuore». Di più: questi cristiani «tiepidi», sono in «grave pericolo». Lo ha ribadito papa Francesco durante l’omelia della messa celebrata a santa Marta. la notizia è stata riportata da Radio Vaticana.

L’Omelia di Papa Francesco si è basata Innanzitutto sul versetto iniziale della Lettera agli Ebrei, san Paolo fa un invito accorato e invita  tutti a richiamare “alla memoria quei primi giorni”, quelli dove avete ricevuto, dice, “la luce di Cristo”. Parla di un momento particolare della loro vita, il “giorno dell’incontro con Gesù” – Continua il Papa – che va impresso nella memoria perché è il giorno di “una gioia grande”, di “una voglia di fare cose grandi”. E inoltre assieme alla memoria,non si deve mai smarrire il “coraggio dei primi tempi” e l’“entusiasmo”, la “franchezza” che sono frutto proprio di quell’incontro d’amore, la perdita di entusiasmo porta i credenti ad un torpore spirituale molto pericoloso definito tiepidezza. La quale non ci permette di tollerare le situazioni negative, di prendere sulle nostre spalle la croce quotidiana, portandola con l’aiuto di Gesù e dello Spirito Santo.

I tiepidi mi fanno venire in mente due immagini non certo edificanti ma che mi hanno molto colpito, la prima quella descritta dall’Apostolo Pietro di quel  “cane che torna al suo vomito” e l’altra riferita a Gesù quando parla di quelli che hanno cacciato il demonio dalla loro vita ma poi non avendo una vita di fede costante riaprono le porte al demonio stesso. Per Francesco ci sono due parametri che vanno fissati nella nostra mente e che sono due punti fermi della nostra vita spirituale la memoria e la speranza. La memoria ci aiuta a non dimenticare i momenti belli del’innamoramento e la speranza ci fa vedere oltre la strada buia e ci fa incontrare Gesù.

La salvezza afferma il Papa, e lo fa citando il passo del Vangelo va protetta  “perché il piccolo grano di senape cresca e dia il suo frutto”: «Danno pena, fanno male al cuore tanti cristiani – tanti cristiani! – a metà cammino, tanti cristiani falliti in questa strada verso l’incontro con Gesù, partendo dall’incontro con Gesù. Questa strada nella quale hanno perso la memoria del primo amore e non hanno la speranza». «Chiediamo al Signore – è la preghiera conclusiva del Papa – la grazia di custodire il regalo, il dono della salvezza».

Articolo Vatican Insider.

Impostazioni privacy