Una statua del Cristo del Po è stata presa a sassate e abbattuta subito dopo l’inaugurazione. Semplice vandalismo o emergenza cristianofobica?
Spesso si parla di intolleranza verso qualsiasi categoria. Eppure, non si capisce bene perché, nessuno parla di uno dei veri mali striscianti di questa nostra società. L’intolleranza cioè verso chi ha una fede religiosa, e in particolare verso chi segue Gesù Cristo, i cristiani.
L’emergenza cristianofobia è infatti un vero e proprio allarme sociale, eppure, nei dibattiti dei media, dei talk show, del parlamento, nessuno se parla. Islamofobia, xenofobia, omofobia, tutte battaglie buone per ogni stagione, e per carità, quando la violenza è reale non si può non essere d’accordo. Ma della crescente stagione di intimidazione verso la fede nel Signore evidentemente non interessa a nessuno.
Eppure atti come quello accaduto a Cremona fanno rabbrividire. Anche perché non si tratta di casi isolati, ma ogni giorno si dà nota di chiese bruciate, grida intimidatorie, saccheggi nelle parrocchie, scritte sulle pareti offensive verso i fedeli. Speriamo di non dovere raccontare di veri e propri crimini nei confronti degli stessi fedeli.
La statua del Cristo del Po, opera dell’artista Mario Spadari, era stata inaugurata il giorno di Ferragosto, e subito è finita nell’obiettivo intolleranze e violento dei vandali. Questi l’hanno presa a sassate utilizzando nientemeno che le pietre decorative poste alla base dell’opera. Dopo che la statua era già danneggiata in modo grave a causa di questo infausto attacco, la sbarra che sorreggeva il Cristo in croce è stata direttamente abbattuta.
Per fortuna, il Comune ha subito dato ordine al comitato organizzatore di recuperare quello che resta dell’opera e di restaurarlo. Non è facile risalire ai responsabili, spiega il quotidiano La Provincia di Cremona. “Difficile, se non impossibile, risalire ai responsabili”, è scritto nell’articolo.
Che spiega: “La zona in fondo al Lungo Po Europa è buia e molto poco frequentata, tanto che spesso diventa terra di nessuno. Non di rado chi frequenta il Grande Fiume, la mattina presto si imbatte nei resti di pic nic improvvisati, bottiglie vuote, siringhe e medicinali”.
Quindi non si può nemmeno risalire all’intenzione con cui è stato compiuto il gesto. Che tuttavia dovrebbe fare preoccupare, insieme alle molte altre notizie di questo tenore, le autorità competenti.
In atto c’è, troppo spesso, un vero e proprio attacco alla civiltà cristiana, che parte dalla violenza, più o meno grave, e arriva fino alle decisioni e intenzioni dei governanti. Bisogna aprire bene gli occhi su tutto questo, e al più presto.
Giovanni Bernardi
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