Covid, Mancini è positivo: “Affronterò questo momento anche con la fede”

Il Covid continua a mietere contagi, anche nel mondo del calcio. L’ultimo a risultare positivo è il Ct della Nazionale Italiana di calcio.

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Roberto Mancini è risultato positivo al test del Covid. Al momento è asintomatico e si trova già in isolamento fiduciario.

Mancini positivo al Covid

Roberto Mancini, Ct della Nazionale Italiana di calcio, è risultato positivo al test al Covid. A dare l’annuncio è stata la stessa Figc: “Nell’ambito dei controlli periodici effettuati per i componenti degli staff tecnici delle Nazionali in vista dei prossimi impegni nelle competizioni Uefa, Roberto Mancini è risultato positivo al Covid-19”.

Il comunicato stampa della Figc

La Figc, nel suo comunicato stampa, scrive che “Mancini al momento è asintomatico, si trova già in isolamenti fiduciario e che è stata tempestivamente avvisata la Asl territorialmente competente. Il Ct potrà aggregarsi al raduno della Nazionale a Coverciano una volta completato il percorso previsto dalle norme e dai protocolli Uefa Return to play e Figc”.

Un momento particolare anche per il mondo del calcio, ora in particolare per l’allenatore Mancini. Una persona che ha sempre affrontato ogni difficoltà sia con la forza d’animo che con la preghiera. Roberto Mancini infatti, ha sempre dichiarato che “la fede è parte integrante della sua vita”.

Mancini e il rapporto con la fede

Una volta si è recato a Medjugorje. Ne aveva sentito parlare sin da quando era giovane, nel 1983. A parlargliene fu il suo parroco, don Mario Galli, un sacerdote di Genova e che non perdeva occasione per parlare delle apparizioni e dei veggenti. Roberto ascoltava con attenzione e, anche se cresciuto in una famiglia cattolica, ancora non sentiva questa necessità e questo desiderio di recarsi lì in viaggio.

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“Sono stato in viaggio a Medjugorje”

Sarà soltanto dopo molti anni, convinto dal suo amico Paolo Brosio, che Mancini si recherà in pellegrinaggio in Bosnia: “Sono sempre stato credente e i racconti di Brosio, ma prima ancora quelli di padre Galli, mi avevano molto colpito.

Appena ne ebbi la possibilità decisi di partire, volevo saperne di più. Rimanemmo lì tre giorni, ho un ricordo bellissimo: Medjugorje non è un posto che ti lascia indifferente, bisogna andarci per capire” – raccontò il Ct.

Mancini Medjugorje

Ora, la preghiera alla Vergine e la sua fede, gli saranno compagne anche in un momento difficile come questo.

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ROSALIA GIGLIANO

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