Covid, Bassetti: il doloroso tributo umano pagato dalla Chiesa

Le parole del cardinale Bassetti tracciano un bilancio delle enormi perdite umane subite dalla Chiesa in tempo di pandemia, testimoniando l’amore per Cristo. 

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Il cardinale e presidente della Cei Gualtiero Bassetti – photo web source

Il primo bilancio dei sacerdoti italiani morti a causa del Covid-19 traccia infatti un solco profondamente doloroso per la Chiesa, consapevole però che in ogni ferita c’è un segno di rinascita, testimonianza viva della carne di Cristo, e dell’opera che ogni giorno il popolo cristiano porta avanti nel Suo nome.

La domanda più importante di fronte al male

In questo solco si inseriscono le parole del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, pronunciate in occasione della presentazione del libro “Covid-19: preti in prima linea” di Riccardo Benotti, giornalista dell’agenzia dei vescovi italiani Sir. Di fronte ai tanti sacerdoti che sono deceduti in Italia in questo anno di pandemia, la domanda del cardinale va oltre il visibile e tocca infatti il tema della vocazione religiosa, di cosa spinge cioè un uomo a consacrarsi totalmente al Signore per tutta la sua vita.

Una domanda che risuona con ancora maggiore intensità e forza di fronte a questi fratelli, e padri, passati a miglior vita a causa del Covid. “Perché vuoi diventare prete? Cosa ti spinge a seguire le orme di Gesù fino all’estremo sacrificio? Sei pronto ad accogliere i drammi e le ferite di te stesso e delle comunità, alle quali verrai affidato, e a portarle sull’altare del sacrificio quotidiano?”, sono le domande di Bassetti.

La missione cristiana: essere riflesso dell’amore di Dio

Le stesse domande che ogni religioso si è certamente fatto almeno una volta nella vita, nel momento della sua scelta più importante, ma che allo stesso tempo è bene che si riproponga ancora oggi, come la prima volta, specialmente in questo tempo così duro per tutta l’umanità.

Ciò che mi ha sempre fatto riflettere è la risposta dei più alle mie domande, volutamente provocatorie, proprio per scrutare nel profondo dei cuori“, ha spiegato Bassetti: “Voglio essere riflesso dell’amore di Dio in mezzo alla comunità cristiana, un segno visibile nel mondo di tutti i giorni”.

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Le domande del cardinale durante questi mesi di pandemia

Domande che con tutta evidenza si sono ripresentate alla mente del cardinale durante questi mesi di pandemia, che Bassetti ha vissuto in prima persona nel proprio corpo, ricoverato in ospedale a causa del contagio da Covid-19. Il cardinale ha spiegato che nella stanza di ospedale “ha pensato tanto al nostro donarci come sacerdoti; all’amore ricevuto e a quello donato; a tutte le opportunità di fare del bene non sfruttate”.

“Ho pregato per tutti i malati, ho invocato il perdono per tutte le volte che non sono stato all’altezza. Ho ripetuto sovente dentro di me: Signore, sono tuo”, ha spiegato Bassetti. “Proprio come il giorno della mia ordinazione presbiterale. E così immagino abbiano fatto tutti i sacerdoti che hanno vissuto il loro servizio in mezzo al popolo di Dio, fino all’estremo sacrificio di se stessi”.

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Il duro prezzo pagato dalla Chiesa davanti al male

In questi mesi di pandemia, in Italia, la Chiesa ha pagato molto, anche con la vita di tanti suoi sacerdoti. Per la precisione, sono morti in Italia 206 preti diocesani dal 1 marzo al 30 novembre 2020. Tanti di questi erano anziani, molti altri erano ancora in servizio. Uomini diversi, alcuni parroci di campagna altri impegnati nelle grandi città.

Molto spesso, figure di riferimento per intere comunità, che ora non ci sono più, hanno preso la strada del cielo. Ma il loro ricordo, su questa terra, si fa ancora più forte. Il loro pellegrinaggio in terra, che ha contribuito all’amore e alla causa del Signore, hanno generato carità e prossimità, hanno fatto germogliare le terre in cui hanno vissuto, con la loro dipartita si fa più pesante.

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Le foto di alcuni dei sacerdoti morti per Covid – photo web source

Bassetti: “Hanno espresso il volto bello della Chiesa amica”

Si sono sacrificati per il prossimo, aiutando chi era in difficoltà, spesso visitando i malati negli ospedali nonostante il Covid. Hanno evitato di ritirarsi nelle proprie parrocchie per gettarsi sul campo di battaglia, nel nome dell’amore di Cristo verso tutti gli uomini. 

“Nel tempo della pandemia, i sacerdoti hanno davvero espresso il volto bello della Chiesa amica, che si prende cura del prossimo”, ha quindi chiosato Bassetti. “Hanno donato un esempio autentico di solidarietà con tutti. Sono stati l’immagine viva del Buon Samaritano, contribuendo non poco a rendere credibile la Chiesa”.

Giovanni Bernardi

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