Cosa+succede+nel+cervello+quando+preghiamo%3F+La+scienza+ci+da+una+risposta
lalucedimaria
/cosa-succede-nel-cervello-quando-preghiamo-la-scienza-ci-da-una-risposta/amp/

Cosa succede nel cervello quando preghiamo? La scienza ci da una risposta

A livello scientifico ma anche religioso è interessante capire cosa accade nel nostro cervello quando ci mettiamo a pregare, i nuovi strumenti di analisi scientifica hanno permesso di scoprirlo.

Ci sono momenti nella vita di ognuno in cui ci si sofferma sull’esistenza, sono momenti che ci collegano al mondo che ci circonda in un modo del tutto dissimile da quanto si fa in tutte le altre interazioni quotidiane e che permettono, dunque, alla nostra mente di andare oltre a quelli che sono i limiti imposti dallo spazio finito. Tale tendenza alla trascendenza non è solamente ciò che permette all’uomo di avere fede ed un collegamento con Dio, ma è anche lo stesso processo mentale che alimenta la creatività e che permette l’esistenza del pensiero filosofico, della pittura della poesia e della letteratura, arti che racchiudono in loro un che di divino. Si tratta dunque di una dimensione spirituale in cui ci rifugiamo ed è la stessa che permette ai fedeli di esperire la preghiera (attenzione esperire significa non solo recitarla ma farla propria).

L’effetto della preghiera sul nostro cervello

Dato per assodato che questa esigenza di toccare l’infinito sia connaturata con l’essere umano, è interessante capire come questa attività si ripercuota sul nostro organo più complesso, quello che ci permette di condividere queste parole ed il lodo significato. Alcuni studi recenti hanno permesso di scoprire quali parti del nostro cervello vengono attivate nel momento in cui ci chiudiamo in un’intensa meditazione, sia essa di natura religiosa, creativa o semplicemente distensiva. Sappiamo che le parti del cervello coinvolte nel processo sono il lobo frontale che ci permette di ottenere la concentrazione,  il sistema limbico che ci permette di esperire le emozioni ed i lobi parietali che ci permettono di avere una percezione dello spazio e del tempo. Ciò che è risultato interessante dalle osservazioni è che quando si perde la concentrazione ed il contatto previamente stabilito con Dio nella preghiera i lobi parietali si spengono come se di colpo il soggetto perdesse il senso dell’orientamento.

Un eminente studioso di neurologia, il professor Herbert Neuman, ha riscontrato nei suoi studi che la meditazione (e dunque anche la preghiera) permette un miglioramento del sistema circolatorio, del funzionamento del cuore e della pressione sanguigna. Sebbene non vi siano riscontri sufficienti per affermarlo con certezza, lo studioso crede anche che chi pratica meditazione costantemente (quindi anche chi prega con regolaritĂ ) abbia una vita media piĂą lunga.

Luca Scapatello

Luca Scapatello

Scritto da
Luca Scapatello

Recent Posts

  • Preghiere

Preghiera del mattino del 5 Agosto 2025: “Donami un cuore nuovo”

Il Martedì è il giorno della devozione agli Angeli e ai Santi. Rendiamo onore a…

7 minuti fa
  • Medjugorje

La lettera del Papa a tutti i giovani del Festival a Medjugorje

La prima giornata della 36° edizione del Mladifest si è aperta con le parole di…

7 ore fa
  • Preghiere

Preghiera della sera del 4 Agosto 2025: “Trasformami a Tua immagine”

“Trasformami a tua immagine”. Eleviamo la nostra preghiera della sera di oggi Lunedì chiedendo al…

9 ore fa
  • Preghiere

4 agosto: la miracolosa immagine della Madonna del Carmelo di Pellestrina

L'immagine miracolosa della Madonna del Carmelo di Pellestrina è legata all'intervento della Vergine per salvare…

15 ore fa
  • Notizie

Sant’Aspreno è l’inventore del famoso medicinale contro il mal di testa

La cittĂ  di Napoli è, forse, fra le piĂą “protette” al mondo, in quanto si…

17 ore fa
  • Novene

Conosci la “Novena d’emergenza” che pregava Madre Teresa di Calcutta per chiedere miracoli?

Scopriamo una novena potente, che è una vera e propria novitĂ  perchĂ© non è fatta…

19 ore fa