Cosa sono le Quarantore e come usare bene questa opportunità

La Quaresima è uno dei momenti più forti ed importanti dell’intero anno liturgico che ci accompagna per mano alla Passione, Morte e Resurrezione di Gesù, ma ci fa anche vivere un periodo più intenso di preghiera e di riflessione. Sono molte, infatti, le parrocchie che proprio in prossimità o agli inizi di questo tempo, pregano più intensamente.

Le Quarantore: un tempo, per stare con Gesù Eucarestia, forte, dove aprirsi a Lui con tutto il cuore. E per chi non può recarsi in chiesa?

persona in adorazione davanti al Santissimo
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Le Quarantore

Silenzio, adorazione e preghiera: sono queste le tre parole che caratterizzano uno dei momenti più belli che un cristiano possa vivere per stare a tu per tu con il Signore: le Quarantore. Gesù, nel Santissimo Sacramento, è esposto per quasi 10 ore al giorno, ininterrottamente, per 4 giorni nelle nostre parrocchie e ci aspetta, con il suo invito a stare con Lui.

La pratica delle Quarantore, o meglio conosciuta come “adorazione continua del Santissimo Sacramento”. Il nome richiama al periodo di tempo trascorso fra la morte (Venerdì santo) e la risurrezione (domenica di Pasqua) di Gesù. Non vi è un periodo preciso in cui, in ogni singola parrocchia, viene praticato questo momento, ma di certo il periodo quaresimale è quello più indicato, nonchè più scelto, dalla maggior delle comunità parrocchiali.

Perché si chiamano così?

Il perché, proprio, di 40 ore, si rifà ad un momento preciso della vita di Gesù. E’, secondo la spiegazione evangelica, l’intervallo temporale durante il quale Gesù è morto e deposto dalla croce e con il prosieguo della sua permanenza nel Santo Sepolcro. Questo tempo non si sarebbe limitato alla giornata del Sabato Santo, ma in realtà sarebbe durato 40 ore, dalle 3 del pomeriggio di Venerdì Santo all’alba di Pasqua, le 7 del mattino della domenica di risurrezione.

Ciò spiegherebbe l’affermazione di San Paolo Apostolo, nella sua Prima Lettera ai Corinzi, secondo cui Cristo “fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture“, affermazione ripresa e ribadita nella recita del Credo.

Un momento di spiritualità molto forte, intenso e sentito, dove si cerca di coinvolgere quante più persone possibili, dai bambini, ai giovani, agli anziani, per dare loro la possibilità di conoscere ancora di più e di vivere Gesù nel Sacramento dell’altare.

Non dobbiamo, però, approfittare solo delle Quarantore per stare a tu per tu con Gesù Eucarestia: non dimentichiamo che lui è sempre presente in ogni chiesa, nel Tabernacolo, ed aspetta solo noi che andiamo anche a fargli semplicemente compagnia.

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Pregare le Quarantore se non ci si può recare in chiesa

Ma qui nasce il problema: e chi non può andare in chiesa, perché gli orari (magari per impegni di lavoro, o perché si è impossibilitati ad andare per una serie di ragioni) non coincidono? Non può attuare la pratica delle Quarantore? Si che potrebbe. Se in parrocchia si va per stare a tu per tu con Gesù, pregare e anche recitare il Rosario, potremmo fare la stessa cosa a casa nostra.

Metterci in preghiera, magari davanti al Crocifisso, guardare Gesù occhi negli occhi e porci in preghiera, meditando la sua presenza, recitando il Santo Rosario meditato e stando in silenzio, pensando a come Gesù si è donato a noi e, quante volte, noi l’abbiamo respinto.

L’Adorazione personale, la lettura della Liturgia delle Ore proprio come se fossimo in chiesa, ci avvicina a tutta la Chiesa e ci fa sentire “un corpo solo e un’anima sola” in Cristo.

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