Ma cosa è accaduto a Milingo? Parla un Vescovo che chiede perdono al Papa.

 

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Per aver disubbidito al Papa consacrando alcuni vescovi nel 2006 era stato scomunicato e quindi, nel 2009, dimesso dallo stato clericale. Alle vicissitudini di Emmanuel Milingo – l’ex arcivescovo di Lusaka, noto esorcista, protagonista nel 2001 di un clamoroso matrimonio con l’agopunturista Maria Sung celebrato dal Reverendo Moon – è legata la storia altrettanto complicata di Harold James Norwood, passato dalle fila dell ICAB (la «Chiesa cattolica apostolica brasiliana», separata da Roma) a quelle del prelato africano. Norwood è stato ordinato diacono e prete e quindi consacrato vescovo da Milingo nel dicembre 2007, prima della riduzione di quest’ultimo allo stato laicale ma dopo la scomunica vaticana latae sententiae. Nato in Irlanda nel 1959 e battezzato nella Chiesa cattolica, Norwood è sposato (come altri «vescovi» ordinate da Milingo) ma ora si dice pentito e chiede di poter tornare cattolico.

«Ho conosciuto Milingo quando studiava Scienze della Comunicazione a Dublino, in Irlanda, presso l’Istituto dei Gesuiti e anche quando era a Roma come delegato speciale del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Lui conoscendomi mi ha giudicato un candidato idoneo».

Perché ha accettato di diventare vescovo?

«Ho accettato di diventare vescovo per la salvezza eterna delle anime e di servire la Chiesa, che a mio avviso è la Chiesa di Pietro, “Ubi Petrus, ibi Ecclesia”. Io sono totalmente leale nel presentare tutti gli insegnamenti della Chiesa, compresi ovviamente quelli del Concilio Vaticano II. Ora mi rendo conto che il celibato è più che necessario per il sacerdozio ed è assolutamente indispensabile per l’esercizio dell’episcopato. Purtroppo Milingo in questo ha sbagliato e io sinceramente spero e prego che lui stesso si sottometta all’autorità di Santa Madre Chiesa. Io mi sono sposato in realtà il mio “matrimonio” non è mai stato canonico e vivo in un perfetto stato di continenza. Mia “moglie” ha infatti deciso di separarsi in modo che io possa vivere la mia vocazione di vescovo».

Scusi, ma non sapeva che c’era la scomunica latae sententiae per chi riceve la consacrazione episcopale senza il mandato del Papa?

«Non ero a conoscenza della necessità di ottenere un mandato pontificio di essere ordinato vescovo e non sapevo che Milingo fosse stato scomunicato! Per la mia comprensione in quel momento credevo bastasse l’essere ordinato da un arcivescovo metropolitano quale Milingo era. Monsignor Lefebvre era stato avvertito per lettera che sarebbe incorso nella scomunica se avesse fatto le consacrazioni del 1988. Io non sono stato così fortunato, né qualcuno mi ha consigliato del contrario, altrimenti non avrei disobbedito al Papa. Io non sapevo che stavo commettendo un reato grave contro la Chiesa e il Papa.

Perché ora ha deciso di lasciare Milingo e il suo gruppo?

«In primo luogo, in tutta onestà, vorrei dire che Milingo non ha mai tentato di fondare una nuova Chiesa, né è stato mai accusato di eresia o scisma. Ha disobbedito al Papa perché ha voluto ordinare uomini sposati, ma continua a celebrare la messa, recitare il rosario e a pregare per il Papa. Ho deciso di interrompere i contatti con lui perché è stato ridotto allo stato laicale e continua nel suo errore mantenendo la sua posizione sul celibato».

Che cosa chiede lei alla Santa Sede?

«Chiedo di mostrare misericordia verso di me, così com’è avvenuto con la cancellazione della scomunica ai vescovi lefebvriani. Desidererei essere accolto dal Santo Padre, come un vescovo “in pensione” con una funzione minore, accettando la sua autorità assoluta in totale e obbedienza».

Fonte:vaticaninsider

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