Invochiamo con fede incessante il Santissimo Nome di Gesù, perché sia sempre presente in ogni momento della nostra vita e guidi le nostre giornate; perché divenga il padrone dei nostri pensieri più intimi e il “mandante” delle nostre azioni.
Lui è il Cristo Signore e San Bernardino da Siena ci raccontava che il Santissimo Nome di Gesù richiama alla mente tutti i momenti salienti della sua nascita in una grotta fredda di Betlemme; della sua vita, vissuta con Maria e Giuseppe; delle tentazioni nel deserto, dell’inizio della predicazione e dei primi miracoli; delle persecuzioni e della condanna al Calvario, della resurrezione e dell’Assunzione in cielo.
Invocare il Santissimo Nome di Gesù, dunque, per lui significava sottoporre al Signore ogni male quotidiano, ogni tentazione di rivendicazione, ogni sentimento di invidia, di tradimento, di rancore.
Per questo motivo, la Coroncina riparatrice al Santissimo Nome di Gesù potrebbe fare al caso nostro, può aiutarci a rammentare come dirigere le nostre intenzioni e a ripulirle da ciò che non appartiene al Signore nostro Gesù Cristo, per renderle più sante.
Usando una comune Corona del Rosario, sui grani grossi si recita il Gloria e la seguente preghiera: Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo, eppure incomprensibile, Nome di Dio, in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio; per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo, nel Santissimo Sacramento dell’altare. Amen.
Sui grani piccoli, si ripete, per 10 volte: Cuore Divino di Gesù, converti i peccatori, salva i moribondi, libera le anime sante del Purgatorio.
Si conclude la Coroncina con: Gloria, Salve o Regina, l’Eterno riposo.
Antonella Sanicanti
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