Coronavirus: ultimissima novità sul permesso per andare in chiesa

La questione sugli spostamenti in chiesa condizionata da comprovate necessità, ha fatto molto discutere in questi giorni.

Nuove disposizioni del Governo per andare in chiesa nel tempo del Coronavirus

L’ultima nota ministeriale consentiva l’accesso in chiesa solo a coloro che si fossero trovati già fuori casa, per altre necessità autorizzate. Quindi dichiarabili nell’autocertifcazione: lavoro, spesa alimentare, visite mediche, farmacia e per assurdo il tabaccaio. Oggi arriva finalmente un chiarimento da parte del Governo.

Domanda: “Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto?”

Risposta: “L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione.

Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la prevista autodichiarazione. Resta ferma tuttavia la sospensione di tutte le cerimonie, anche religiose”.

Questa nuova disposizione cancella la nota ministeriale precedente che aveva creato, grande malcontento tra i credenti, e a giusta ragione. Noi fedeli, vedevamo non solo negato ma anche svilito il nostro diritto a poterci recare in chiesa a pregare. Addirittura ridotto a meno di un’uscita dal tabaccaio per acquistare sigarette, infatti quest’ultima era invece permessa.

Simona Amabene 

@Riproduzione riservata 

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