L’appello del segretario generale dell’Onu Guterres è stato ascoltato dalle fazioni di quattro Paesi in guerra civile: tregua per contenere il Coronavirus.
Il “cessate il fuoco” è stato accolto in Camerun, Yemen, Filippine e Siria. Si spera che il loro esempio possa essere seguito in tutto il mondo.
Bisogna comprendere che la pandemia di Coronavirus è un rischio serio per tutta l’umanità e che in questo momento, nessuno, ma proprio nessuno può prenderlo sotto gamba. Questo in sunto il messaggio che Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha voluto condividere con i Paesi in cui ci sono in atto guerre civili. Anche in contesti nazionali complessi come quelli di nazioni in cui da anni è in corso una guerra civile, le ostilità vanno cessate, per evitare che i continui conflitti mettano in pericolo di contagio non solo le truppe delle varie fazioni, ma anche e soprattutto i civili.
L’invito di Guterres, dunque, è quello di “cessare il fuoco”, sancire una tregua finché la situazione sanitaria non sarà risolta. Poi, magari, da quella tregua temporanea ne potrebbe nascere una maggiormente duratura, ma quella è una questione che andrebbe discussa per tempo. Nessuno si sarebbe atteso che questo appello del segretario dell’Onu sarebbe stato ascoltato ed invece, a quanto pare, in alcune nazioni hanno compreso la gravità della situazione ed hanno appianato le divergenze.
Si è compreso che al momento c’è un nemico comune da combattere, uno maggiormente subdolo e potenzialmente anche più letale. Il primo Paese in cui hanno cessato le ostilità è stato lo Yemen, dove sia i ribelli Houti che il governo yemenita hanno accolto l’appello di Guterres. A darne notizia è il corrispondente dell’Onu in Yemen, Martin Griffith.
Lo stesso è successo anche in Camerun. Qui i ribelli di lingua anglofona ed il governo hanno accettato di sancire una tregua fino alla fine dell’emergenza sanitaria. Poco dopo è giunto un simile accordo tra il Partito Comunista ed il Governo nelle Filippine. In Siria le forze democratiche si sono mostrate a favore di una tregua; motivo per cui lo stesso Guterres ha invitato le altre forze in campo a fare lo stesso.
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Luca Scapatello
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