Il virus Covid-19 meglio noto come Coronavirus sta mettendo in ginocchio mezzo mondo minando non solo la salute di molti ma, soprattutto, molte nostre certezze.
La ricerca sta studiando una contromisura adeguata a questa epidemia che ha gettato ansia e senso di impotenza in tantissimi, governi compresi.
Stiamo vivendo in un clima surreale, sembra impossibile pensare che nel 2020 una influenza, per quanto forte, possa aver generato, oltre a tanti morti e ammalati, una simile crisi economico-sociale. All’improvviso ci ritroviamo a non poter fare più nulla di tutto ciò che era nella nostra quotidianità.
I ricercatori, dicevamo, stanno lavorando alacremente per giungere ad una soluzione definitiva al problema Coronavirus . Ma su cosa si sono concentrati e, soprattutto, c’è qualcosa di efficace in circolazione? L’agenzia Adnkronos ha raccolto una dichiarazione del prof Guido Silvestri.
Silvestri è capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta nonché direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center. Esperto immunologo e divulgatore scientifico ha contribuito, con Roberto Burioni alla nascita del Patto Trasversale per la Scienza. Uno strumento, questo, nato per combattere bufale e fake news in ambito medico-scientifico, i ciarlatani e gli pseudomedici.
L’importante immunolgo individua sostanzialmente tre farmaci che definisce “speranze”. La prima speranza, secondo Silvestri è il Remdesivir, un farmaco antivirale sviluppato contro l’Ebola che ha dato ottimi risultati in tanti casi di Covid-19. Per capirsi questo è il medicinale utilizzato allo “Spallanzani” di Roma per curare la coppia cinese che, primo caso della capitale. Il suo utilizzo va ovviamente gestito sotto prescrizione medica nei casi di sintomatologia polmonare.
Il secondo farmaco in realtà è una classe di farmaci che viene definita immuno-modulatori. Il professore li ritiene molto promettenti nelle complicanze polmonari gravi. Un esempio è il Tocilizumbab, un anti-artritico che, al Cotugno di Napoli, ha prodotto subito buoni risultati contro le forme affezioni più gravi di polmonite grave da Covid-19.
La terza speranza è il Camostat Mesilato, in fase pre-clinica, in Germania nell’Università di Gottingen. Questo farmaco, utilizzato contro il Sars-CoV-2, è un inibitore che blocca una “proteina cancello” impedendo così al virus l’accesso alla cellula presa di mira.
Alla luce di questo dobbiamo pregare ed essere fiduciosi, mantenere la calma e pensare che domani tutto questo sarà solo un ricordo, per alcuni, purtroppo, non bello ma un ricordo. Allora, potremo ri-apprezzare tutto ciò che oggi ci è stato tolto con una consapevolezza che forse avevamo perso.
Cristiano Sabatini
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