Stiamo cercando di lasciarci alle spalle, per quanto possibile, le conseguenze della pandemia da Coronavirus e il Governo si proietta, così, sulle attività di Settembre.
L’interrogativo più grande a cui rispondere riguarda le scuole e la modalità con cui riprenderanno le lezioni.
Il Ministro della Pubblica Istruzione, Azzolina, dice: “Oltre alle mascherine, ci sarà possibilità di usare le visiera, anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici”.
Quindi, la decisione è presa: la didattica a distanza, messa in atto in questi ultimi mesi di emergenza, sarà accantonata, per tornare tra i banchi di scuola, in presenza, anche se con possibili divisori. Tutto ciò è scaturito dall’incontro, presieduto dal Presidente del Consiglio Conte, che vedeva la presenza della Azzolina, del Ministro dei Trasporti De Micheli, del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, del coordinatore del Cts Agostino Miozzo e dei rappresentanti di vari enti locali interessati.
Conte ha dichiarato: “Siamo stati costretti a chiudere la scuola, ma abbiamo tratto una lezione. Siamo stati costretti alla didattica a distanza. Ho sempre avvertito preoccupazione per chi non poteva accedervi. C’è il tema del divario digitale. Col nuovo anno scolastico, l’obiettivo è tornare a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza può essere un’opportunità in più, per potenziare l’offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza”.
La Azzolina ha ribadito: “L’obiettivo è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli, che hanno sofferto maggiormente in questo periodo”. “Sarà un piano su più livelli, che seguirà l’andamento del rischio di contagio. Sulla scuola, stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi di euro”. “Ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera”.
Al momento, le Regioni, i Comuni, i Sindacati sono ancora alquanto scettici e preoccupati, per la buona riuscita e l’attuazione del piano del Governo, ma il Presidente dell’Anci (Associazione dei Comuni) si mostra ottimista, in merito alle nuove disposizioni: “Una serie di necessità urgenti, sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta”.
Antonella Sanicanti
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