Coronavirus: la straordinaria scoperta tutta italiana che lo distruggerà

L’interessante e importante scoperta tutta italiana, che apre molti scenari. Pare che la luce led blu uccide il Coronavirus. 

La rilevazione è emersa dai test di laboratorio di microbiologia e virologia dell’università di Siena. Secondo quanto riscontrato nei dati dei propri esperimenti, pare che si tratti di un dato di fatto incontrovertibile. Con la luce led blu è possibile disattivare batteri e virus di varia natura, è questo era già in parte noto.

Coronavirus, la scoperta tutta italiana. Ci si difende con la luce al led

La notizia però, che apre spazi di grande speranza, è che tra questi virus si sarebbe anche il Covid-19, il Coronavirus temuto da tutti e che in poco tempo è riuscito a mettere in ginocchio l’intero pianeta. Un scoperta che è stata possibile anche grazie alla fruttuosa collaborazione con una giovane azienda italiana di medical device, EmoLED.

A spiegare le dinamiche dell’esperimento ci ha pensato Maria Grazia Cusi, professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’università di Siena. “Abbiamo utilizzato la Luce Led Blu a diverse densità di potenza, con tempi diversi, contro alcuni virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale e l’adenovirus, in modo da stabilire i parametri necessari per verificare l’attività virucida di questa luce”, ha detto la Cusi.

La dottoressa Maria Grazia Cusi, professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’università di Siena – photo web source

Coronavirus, i test che hanno scoperta come la luce blu lo uccide

Che ha proseguito spiegando che “dopo avere constatato che la densità di potenza di 120 mW/cm2 per 30 minuti rappresentava la situazione migliore per svolgere un’attività virucida, abbiamo deciso di verificare anche l’effetto di questa luce sul SARS-CoV-2″. Una decisione fortunata che ha portato a risultati ben sperati.

“A questo punto abbiamo utilizzato la stessa lunghezza d’onda per 15 e 30 minuti, su una concentrazione elevata di virus (SARS-CoV-2), e dopo l’esposizione alla Luce Led Blu, il materiale è stato raccolto e sottoposto a titolazione virale, ossia, è stata calcolata la quantità di virus vivo presente dopo il trattamento con questa luce”.

Una novità che apre a scenari positivi di difesa dal contagio?

La professoressa ha quindi raccontato che in questo modo c’è stata l’osservazione della dinamica di annullamento del virus. “C’è stato un totale abbattimento della quantità virale nel materiale trattato con la Luce Led Blu, sia a 30 che a 15 minuti. Quindi, la luce a quella lunghezza d’onda, con quella densità, a quella distanza, e per quel determinato tempo era in grado di eliminare completamente il virus SARS – CoV-2″.

Una novità che perciò apre a possibili scenari inediti, ad esempio nel contrasto al virus in pubblico o nei luoghi di lavoro. Basterà una lampada a rendere uffici e studi immuni dal contagio, piuttosto che complicate pratiche di igienizzazione massima, spruzzando enormi quantità di alcol che peraltro spesso sono anche molto dannose per la salute umana?

Ora bisognerà capire utilizzi e implicazioni della luce blu contro il Covid

Rischiando di compromettere gli stessi locali che vengono igienizzati, sia che conservino al proprio interno prodotti alimentari oppure opere d’arte di grande valore. Speriamo di sì. Molto dipenderà dai successivi test di laboratorio e dall’intensità con cui le lampade potranno utilizzare questa luce blu contro gli effetti del Coronavirus.

E anche dalla verifica dei possibili rischi sulla salute derivati dall’utilizzo di queste lampade molto particolari.

 

Giovanni Bernardi

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