Fase 3: subito a scuola si può! Il Veneto ne è la prova

Il rientro a scuola è una delle tematiche al centro del dibattito di questi giorni. Paure giustificate o meno, il Veneto rompe gli indugi e chiama i ragazzi in aula. 

Scuola
Classe scolastica (photo Pixabay)

Tra le varie polemiche che stanno investendo il mondo della scuola, con relative modalità di riapertura, arriva l’annuncio della Regione.

Come riporta Il Corriere del Veneto, si tratta del Veneto, dove le classi terze e quarte degli istituti professionali rientreranno nelle classi per un’ultima settimana, al fine di preparare al meglio gli esami di qualifica per il diploma.

Coronavirus: il Veneto pronto a riaprire le scuole

La notizia, come leggiamo dalla fonte, è stata riportata dall’Assessore Regionale alla Formazione: Elena Donazzan. In base a quanto si apprende, il Veneto più volte ha denunciato la mancanza di idee produttive da parte del governo e quella di riaprire le classi a giugno è sembrata “la cosa più giusta”, ribadisce l’Assessore.

Stando alle parole di Elena Donazzan, è stato “l’amore per i ragazzi” a spingere docenti e addetti ai lavori a pensare a un’apertura per giugno, “per dare un segno di impegno agli studenti“.

Veneto: chi torna a scuola?

In base a quanto si apprende, il rientro anticipato nei banchi sarà rivolto a 6.217 studenti. Questi potranno, prima del 30 giugno (giorno ultimo dell’attività formativa) ripassare per un’intera settimana gli argomenti inerenti al loro indirizzo di studio. Si tratta, formalmente, degli studenti che fanno parte delle scuole di formazione professionale.

Un messaggio al mondo della scuola

Quello lanciato dal Veneto è dunque un chiaro appello nei confronti del mondo scolastico. “Le scuole della formazione professionale del Veneto sono la dimostrazione concreta che un rientro in classe è possibile”. Come ha più volte ribadito Elena Donazzan, gli studenti sono al centro del progetto formativo e l’idea di reindirizzarli nelle classi, a partire già da giugno fa sì che possano svolgere al meglio le prove d’esame.

Studenti
Studenti (photo PIxabay)

Il messaggio dell’Assessore è però rivolto anche agli studenti stessi: “Gli studenti ricorderanno l’anno del Covid come un anno anomalo. Ma attraverso questa scelta, gli studenti sapranno che il momento dell’esame è stato ritenuto importante, tanto da riaprire le scuole”.

Fabio Amicosante

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