Coronavirus, María Brea: “Sono tornata in vita grazie alla preghiera”

Coronavirus, la testimonianza di María Brea: “Ho passato momenti difficili, ma grazie alla fede e alla preghiera, sono salva”.

Maria Brea - Coronavirus miracolo

Quella di María Brea è una bellissima testimonianza di fede. Ricoverata tutt’oggi in ospedale a causa del Coronavirus, ha passato momenti drammatici, dai quali è riuscita ad uscire grazie alla forza della preghiera.

Oggi María Brea sta molto meglio e, come riporta Aleteia, i medici hanno affermato che presto potrà uscire dall’ospedale. Tra le conseguenze più belle di questa difficile esperienza, sostiene María, c’è la conversione dei figli, che oggi recitano il Rosario quotidianamente.

Coronavirus: l’esperienza di María Brea

María Brea, come riporta Aleteia, sostiene di esser stata contagiata intorno alla metà di marzo, con ogni probabilità in metropolitana, mentre si dirigeva sul luogo di lavoro. Dopo i primi sintomi di febbre e con la situazione che man mano peggiorava, María è stata portata in ospedale, a Madrid. Come da lei stesso sostenuto, erano giorni caotici per il sistema sanitario spagnolo, tanto che i medici, in più occasioni non seppero nemmeno dire a suo marito dove l’avessero trasportata.

La terapia intensiva

La situazione di María peggiorò anche a seguito del ricovero, tanto che i medici si trovarono costretti a trasportare la donna in terapia intensiva. María ha trascorso 14 giorni nella terapia intensiva dell’ospedale: “Ho affrontato cose terribili, ma ci sono stati anche eventi splendidi”.

Tra le cose più belle, come leggiamo dalla fonte, c’è stato un episodio in particolare: diverse notti, María non riusciva a prendere sonno, a causa degli incubi. Ma una notte, intorno alle 23, smise di aver paura e riuscì ad addormentarsi. Solo dopo, María venne a sapere che una persona dal Venezuela (suo paese d’origine) aveva pregato per lei: “Penso di essere rimasta in vita per essere una testimone della fede”.

Salva grazie alla fede e alla preghiera

María Brea ha sostenuto di non aver mai abbandonato, neanche nei momenti più difficili, la preghiera. Molti dei medici disperavano per come si era messa la situazione, tanto da avvertire il marito di arrendersi all’idea che la donna avrebbe potuto chiuder gli occhi definitivamente.

Ramón, suo marito, in quella dolorosa situazione, si affidò alla preghiera e decise di recitare il Santo Rosario. Eppure, María ce l’ha fatta, ha riaperto gli occhi, proprio nel giorno della Santa Pasqua. Le sue parole, riportate da Aleteia, esprimono tutta la gioia per il momento vissuto: “Sono tornata in vita” . Ora María è uscita dalla terapia intensiva e i medici sostengono che potrà tornare a casa tra non molto.

La conversione dei figli

“Sono convinta di essere viva grazie alla preghiera”: con queste parole, María Brea ha voluto ribadire l’importanza dell’affidamento a Gesù e alla Vergine, nei momenti più difficili.

Rosario
Rosario (photo Pixabay)

Ma non è tutto. María Brea e suo marito Ramón oggi sono felici ancor di più, grazie a un’altra conseguenza che questa situazione ha portato: la conversione di entrambi i figli, che da “atei” quali si ritenevano, oggi recitano quotidianamente il Rosario. María ha detto di aver pregato tantissimo per la conversione dei suoi figli: “Li ho affidati a chiunque stesse pregando per me”.

Fabio Amicosante

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