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Coronavirus: fuga come in guerra da Roma Tiburtina

Presa d’assalto l’autostazione di Tiburtina da una ressa di gente che è scappata verso il Sud contravvenendo al provvedimento del Governo.

Una reazione esagitata e dannosa dopo l’annuncio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di Lunedì sera 9 marzo 2020, di allargare la zona cosiddetta rossa a tutta l’Italia. Il nostro Paese da quel momento è stato dichiarato “zona protetta” a causa del Coronavirus.

Stralci del discorso del premier Conte

“Premesso quanto sia difficile cambiare tutte le nostre abitudini, io stesso lo sto sperimentando per me. Purtroppo tempo non ce n’è. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e sub intensiva e delle persone decedute. In particolare ai lor cari va tutta la nostra vicinanza.

Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia e quando parlo dell’Italia parlo dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri nonni. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo, subito(!) a queste nuove misuri più stringenti.

E’ per questo che sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione #iorestoacasa. Non ci sarà più una zona rossa, non ci sarà più la zona 1 e la zona 2 della penisola, ci sarà l’Italia, un’Italia zona protetta .

Saranno quindi da evitare su tutto il territorio della penisola gli spostamenti a meno che non siano seriamente motivati. Non è facile! Sono perfettamente consapevole della responsabilità e gravità nell’adottare queste misure in tutta la penisola ma sono sono costretto a intervenire per proteggere le persone più fragili e vulnerabili.”

Tiburtina: i controlli?

Malgrado la raccomandazione a muoversi solo in caso di reale necessità, la gente non curante del pericolo per se e per gli altri, ha preso d’assalto i pullman. Una massa di persone si è affrettata a raggiungere Campania, l’Abruzzo, il Molise, la Calabria. Stessa scena drammatica a cui abbiamo assistito la notte di sabato 7 marzo alla stazione centrale a Milano, dopo il primo annuncio del provvedimento del Governo di chiudere la Lombardia.

Purtroppo completamente assenti i controlli. Roma si è fatta trovare scoperta sul fronte delle verifiche in uno dei principali snodi di collegamento tra la Capitale e il Sud. L’invito del premier Conte a #iorestoacasa non ha purtroppo sortito l’effetto sperato su un numero considerevole di persone che si sono date letteralmente alla fuga.

Simona Amabene

© Riproduzione riservata

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