Coronavirus, Don Maurizio: cerco di dare sostegno ai malati, ora ho la febbre

Don Maurizio, cappellano dell’ospedale di Cremona, ha raccontato di come cerca di dare sostegno ai malati di Coronavirus e ai medici che li assistono.

(Websource/Archivio)

Proprio durante il suo servizio di sostegno il Sacerdote ha accusato alcuni sintomi influenzali, attende il risultato del tampone.

Don Maurizio offre aiuto ai malati di Coronavirus

L’Ospedale di Cremona è uno di quelli che in queste settimane si è dovuto confrontare maggiormente con l’emergenza Coronavirus. I medici e gli infermieri sono costretti a turni di lavoro stremanti nella speranza di riuscire a salvare il maggior numero possibile di persone. Lì, come in altri ospedali del nord, i posti letto cominciano a scarseggiare, così come il personale, insufficiente per sopperire al continuo arrivo di pazienti bisognosi.

Lo sa bene Don Maurizio, cappellano dell’Ospedale che in questo momento difficile ha cercato di dare una mano a medici e pazienti. A raccogliere la sua testimonianza sono stati i cronisti de ‘La Nuova Bussola Quotidiana’, ai quali spiega: “Se possiamo li raggiungiamo ben “attrezzati” (i malati, ndr) come gli operatori sanitari. Sappiamo che non dobbiamo abusare di queste protezioni perché potrebbero venire a mancare per gli operatori sanitari. Molti reparti sono stati riconvertiti alla cura del Coronavirus”.

Don Maurizio: “Ho dei sintomi influenzali aspetto il risultato del tampone”

Il sacerdote spiega poi che non sempre è possibile andare poiché manca l’attrezzatura dpi necessaria a recarsi nei reparti isolati per l’emergenza. Ancora più complesso andare nei reparti di terapia intensiva, dove serve una copertura totale oltre a mascherina, guanti e camice. Don Maurizio spiega che non tutti richiedono la loro presenza, ma tutti sono contenti di ascoltare una parola di conforto: “Con la mancanza dei famigliari questi malati vivono con ridottissime relazioni umane. Ci siamo noi”.

Nelle scorse ore il Sacerdote ha sviluppato dei sintomi influenzali: “Sto aspettando l’esito del tampone. Paura? Sono sereno, l’unico pensiero è ai malati che ho lasciato in corsia, spero che non siano morti. Vorrei tanto ritrovarli al mio ritorno”. In particolare il suo pensiero è rivolto ad una donna anziana che ha perso da poco il marito: “E’ entrata in ospedale col marito. Lui è morto da poco, ma a lei non l’hanno detto. L’altro giorno aveva voglia di vedere la nuora e i nipoti. E’ stato molto doloroso non poterle dire la verità”.

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Luca Scapatello

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